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Una lettera con la richiesta

Eolico offshore. Basta Plastica in Mare chiede a Energia Wind un passo indietro

In foto: la conferenza stampa negli studi di Icaro Tv
la conferenza stampa negli studi di Icaro Tv
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 9 minuti
ven 22 gen 2021 19:53 ~ ultimo agg. 16 apr 15:19
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A conclusione della prima fase di osservazioni e di Conferenza dei Servizi sull’istanza di Energia Wind per il progetto di un impianto eolico al largo della costa riminese gli enti locali, con associazioni e categorie, hanno espresso un no compatto. Tra i soggetti più attivi su questo fronte dal primo momento c’è l’associazione Basta Plastica in Mare che oggi ha presentato la lettera con cui chiede ufficialmente allo società di fare un passo indietro.

L’associazione ribadisce che non si tratta di un semplice “non nel mio giardino”, ma della volontà di perseguire la transizione alle energie rinnovabili senza pregiudicare ambiente e paesaggio. Sollecitando agli enti locali a una efficace pianificazione, creando una apposita Commissionte Tecnica. Ma, in primis chiedendo con una lettera a Energia Wind di rinunciare all’istanza di autorizzazione. Ribadendo la volontà, se ce ne sarà bisogno, di attivarsi in tutte le sedi per opporsi al progetto.

Per Energia Wind è intervenuto in videocollegamento l’architetto Selano, uno dei progettisti, che ha ricorda come in passato da comune di Rimini, provincia e regione siano invece arrivati segnali possibilisti. E di come la strada per arrivare all’autorizzazione sia ancora lunga e complessa, ribadendo che non c’è nessuna intenzione di sottrarsi al confronto.

In attesa di sviluppi. Basta Plastica in Mare pone nel dibattito anche il tema dell’ex Novarese. L’idea di un centro congressuale in stile Las Vegas, associata a una recente manifestazione di interesse privata per l’ex colonia, non è proprio piaciuta: va contro la strada intrapresa da Rimini negli ultimi anni.


Lettera aperta alla Società Energia Wind 2020 srl

in persona del suo legale rappresentante pro tempore l’Amministratore Unico Riccardo Ducoli

Alle istituzioni locali in Romagna e della Provincia di Rimini

Ai rappresentanti nelle istituzioni di ogni partito delegati dagli elettori nei collegi del Riminese e della Romagna al Parlamento della Repubblica Italiana.

Alla Regione Emilia-Romagna e i rappresentanti eletti e nominati.

Oggetto: ritiro di un progetto imprenditoriale sbagliato in considerazione e rispetto della volontà dei cittadini /elettori e di chi li rappresenta.

I sottoscrittori della lettera aperta che segue sono: Manuela Fabbri e Prof. Arch. Marco Zaoli rispettivamente nelle loro vesti di Presidente legale rappresentante e associato membro del Direttivo dell’Associazione di promozione sociale per la tutela ambientale denominata Basta Plastica in Mare Network, con sede legale in Rimini via Mentana n. 12 , assistiti dall’avv. Gianluigi Ceruti, già vicepresidente nazionale di Italia Nostra e deputato dei Verdi nella decima legislatura (1987-1992), “padre” della legge n. 394/1991 sulle aree naturali protette terrestri e marine.

Avvertenza preliminare

Alle considerazioni e alla richiesta ufficiale formalizzata nella “lettera aperta” si premette la seguente precisazione – già premessa nella opposizione della scrivente associazione protocollata in data 2 luglio 2020 dalla Capitaneria di Porto di Rimini – sulla quale si richiama la cortese e meditata attenzione dei Soggetti destinatari.

L’obiettivo del raggiungimento dei parametri del Protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, consiglia agli Stati aderenti, tra cui l’Italia, di incrementare le fonti di energia rinnovabili e quindi anche quella eolica, e, prima ancora, di adottare consistenti misure di risparmio energetico, che la ricerca scientifica a livello internazionale concordemente reputa prioritarie e capaci di fornire un apporto al fabbisogno di energia. Un programma di azione e politica energetica di indirizzo apprezzato dagli scriventi. La condivisione tuttavia non può essere mai acritica né dogmatica né incondizionata e non può comportare l’approvazione di qualsivoglia progetto e ubicazione di impianti di produzione di energia eolica.

Nel nostro ordinamento i valori della protezione del paesaggio, dell’ambiente e degli ecosistemi sono stati dapprima tutelati dall’art. 9 della Costituzione e ora anche, dopo le modifiche intervenute con la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, dall’art. 117 e sono considerati dalla Corte Costituzionale “primari e insuscettibili di essere subordinati ad ogni altro interesse”. Le predette dichiarazioni di principio, consacrate in alcune, mai smentite, pronunce del Giudice delle leggi (cfr. inter alia sentenze 151/1986, 152/1986, 153/1986), sono alla radice dell’essenza e dell’identità nazionale del nostro Paese e vanno riproposte con vigore tutte le volte in cui, come nel caso presente, sono lese da interventi che alterano la morfologia del paesaggio e l’integrità degli ecosistemi.

In altre parole, nel nome della riconosciuta esigenza di fonti energetiche rinnovabili, l’insediamento di impianti eolici non può trovare collocazione ovunque, ma soltanto negli ambienti in cui non sussistano controindicazioni escludenti e palesi riscontrate oggettivamente, quale quelle presenti nell’attuale fattispecie.

Premessa

  1. L’APS Basta Plastica in Mare Network persegue le finalità statutarie, tra cui: “tutelare il mare, in particolare il Mare Adriatico, la sostenibilità ambientale e paesaggistica degli spazi sovrastanti alla superficie acquea e antistanti i Comuni della Romagna da ogni forma di inquinamento contrastando, altresì, nelle forme e nelle sedi consentite, la realizzazione di opere, attività e interventi che possano alterare gli ecosistemi marini e determinare qualsiasi forma di inquinamento…”

  1. il 1° luglio 2020 la scrivente Associazione ha presentato alla Capitaneria di Porto di Rimini, alla Provincia di Rimini, al Comune di Rimini, alla Regione Emilia-Romagna, al Ministro dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare le osservazioni di opposizione all’istanza per l’ottenimento da parte della Società Energia Wind 2020 srl dell’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di una centrale eolica offshore “Rimini” (330MW) e opere connesse, ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 387/2002 e ss.mm.ii., secondo le procedure specifiche per impianti eolici offshore disposte dalla circolare n. 40 del 05/01/2012 del MIR (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), che si allegano in copia al presente messaggio;

  1. in data 24 novembre 2020 la scrivente associazione ha altresì presentato, in integrazione alle dette osservazioni, un più dettagliato parere, trasmesso in sede i Conferenza dei Servizi ex art. 14 ter della Legge 241/1990, che si allega in copia al presente messaggio;

  1. le seguenti istituzioni pubbliche o loro rappresentanti e associazioni private hanno espresso opposizioni decise e/o motivate: Senatore Marco Croatti, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Comune di Bellaria Igea Marina, Comune di Riccione, Comune di Misano Adriatico, Comune di Cattolica, Comune di Cervia, Ente Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po, Basta Plastica in Mare Network, Italia Nostra, AGCI Agrital Emilia-Romagna, Confcooperative FedAgriPesca Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare Nord Italia Emilia-Romagna, Cooperativa Bagnini di Riccione, Federalberghi Riccione, Club Nautico Riccione.

Tutto ciò premesso e ritenuto parte integrante del presente scritto, ci rivolgiamo direttamente alla Società proponente Energia Wind 2020 s.r.l., con sede legale in Breno (BS) in persona del suo amministratore unico Riccardo Ducoli, affinché, di fronte alla corale e motivata opposizione, si disponga a valutare la rinuncia alla istanza di autorizzazione, procedendo al ritiro della relativa documentazione e ponendo così in essere un atto di responsabilità civile e imprenditoriale, rispettoso della volontà plebiscitaria espressa dalle pubbliche amministrazioni in democratica rappresentanza dei cittadini del Riminese che li hanno espressi, così come col rispetto dovuto ai soggetti privati che dall’eventuale realizzazione dell’impianto previsto subirebbero pregiudizi incalcolabili, irreversibili e stravolgenti.

Il risultato che si propone questa nostra aperta e pubblica missiva sarebbe salutato dall’apprezzamento generale e dimostrerebbe la serietà di codesta vostra Società che, ne siamo consapevoli, al momento della presentazione dell’istanza non disponeva di tutti gli elementi di informazione che l’istruttoria ha fatto emergere e che con correttezza ora ne trarrebbe le consequenziali determinazioni. E’ senza alcun dubbio nell’interesse pubblico evitare prevedibili situazioni conflittuali e contenziosi presumibilmente lunghi e costosi fondati su obiettive ragioni valutate a livelli maggiormente approfonditi e supportate da esigenze giuridicamente primarie – come impone il principio codificato di precauzione – per salubrità e sicurezza ambientale oltre che di rispetto delle prioritarie esigenze di salvaguardia del contesto paesaggistico e dell’identità dei luoghi a vocazione culturale e turistica, come anche della sopravvivenza di essenziali attività economiche collegate alla disponibilità libera del mare.

Tutte risorse radicate in una terra “culturalmente di mare” perché ricco di realtà e visioni identitarie celebrate anche dalle opere immortali di due illustri poeti e concittadini ai quali si ispira l’immagine promossa con forti investimenti pubblici e dei quali stiamo celebrando il centenario con opere importanti: Federico Fellini e Tonino Guerra.

I sindaci sono per legge diretta espressione dei cittadini e poiché la maggior parte di essi si è dichiarata contraria, la nostra libera associazione chiede loro di condividere e sostenere con convinzione questa nostra esortazione civica, diretta a tutti coloro i quali ci rappresentano nelle istituzioni: deputati, senatori e consiglieri regionali.

Ai senatori e deputati di ogni schieramento in Romagna: Marco Croatti e Giulia Sarti (5Stelle), Elena Raffaelli (Lega), Antonio Barboni (Forza Italia), Marco di Maio (eletto dal Pd, ora Italia Viva); ai consiglieri della Regione Emilia-Romagna chiediamo impegni precisi al fine di perorare una decisa presa di posizione dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell’assessora all’Ambiente Irene Priolo.

E per finire ci rivolgiamo a Dario Franceschini, eletto alla Camera con la quota proporzionale in Romagna, e attualmente Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo nel governo Conte II: egli più di altri immaginiamo possa condividere e sostenere con forza le nostre ragioni.

Qualora la richiesta di autorizzazione unica e concessione demaniale marittima per la realizzazione ed esercizio della centrale eolica offshore “Rimini” (330MW) e opere connesse presentata da Energia Wind 2020 non fosse ritirata, è a lui infatti che chiediamodata la contiguità espressa alla nostra vocazione turistico-culturale unitamente alla conoscenza che lo lega al primo cittadino di Rimini – di interessare il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo affinché sia possibile disinnescare un procedimento propedeutico a uno sfregio paesaggistico che i primi cittadini tra suoi elettori, giudicano pericoloso, irreversibile, in-sostenibile.


La sintesi dei temi della conferenza stampa (a cura di  Basta Plastica in Mare):

La Conferenza dei servizi istruita dalla Capitaneria di Porto di Rimini, ha concluso una fase decisiva nell’iter autorizzativo promosso da parte della Società Energia Wind 2020 alla richiesta di Autorizzazione Unica per la realizzazione e l’esercizio della centrale eolica offshore “Rimini”.

Il risultato definitivo è inequivocabile: negativo il parere dei Comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini. E noi APS, tra i primi promotori ambientalisti a suscitare l’aspetto del confronto tra territorio e decisori, avanziamo precise richieste a tutti i nostri eletti, nominati, delegati, etc. in funzione e nel più etico rispetto della democrazia partecipata.

Ritenendo altresì il Comune di Rimini, il Sindaco e la Giunta, capofila della opposizione sulla in-sostenibilità del progetto eolico off-shore, intendiamo porre precise richieste sulla pianificazione super partes e la programmazione di fonti da energia rinnovabile. Anche alla luce del progetto di formazione culturale tecnico-scientifica che da Rimini sta partendo e ha quale protagonista il MARE. Promotore il sistema Rimini con UniBo insieme ad altre due università e importanti partner accreditati.

Ora tutti documenti e i verbali finora depositati presso la Capitaneria di Porto di Rimini saranno inviati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà decidere se interrompere a questo punto la procedura o proseguire il suo iter, chiedendo al Energia Wind 2020 di presentare il progetto definitivo dell’impianto eolico per la Valutazione di Impatto Ambientale prevista dalla normativa vigente.

A Basta Plastica in Mare pare che la eventuale decisione di proseguire l’iter di autorizzazione e successivo esercizio della centrale eolica offshore “Rimini” – seppur con le modifiche progettuali che Energia Wind 2020 si è già detta disponibile a valutare – sarebbe oltreché un errore, anche un affronto alla comunità riminese che si è espressa democraticamente attraverso le sue istituzioni e associazioni costituite per la tutela degli interessi diffusi.

La comunità riminese – lungi da atteggiamenti “not in my backyard” – si è dimostrata consapevole della necessità di acquisire una reale coscienza ambientalista ed inaugurare una nuova stagione in cui la comprensione e il rispetto dei limiti dello sviluppo e delle capacità di carico del pianeta conformino i comportamenti dei singoli, delle istituzioni, delle forze produttive e sociali. Ha dunque valutato che la proposta della centrale eolica offshore “Rimini” – e di altri analoghi impianti – non vada nella direzione auspicata, ma sia purtroppo espressione dello stesso modo di concepire lo sviluppo e lo sfruttamento delle risorse del pianeta che ci ha portato alla situazione di crisi attuale.

Aps Basta Plastica in Mare Network, ritiene urgente affrontare la crisi ambientale planetaria con azioni fattive ed efficaci, senza però cercare facili ed illusorie scorciatoie, propone quanto segue.

  • A Energia Wind 2020 srl di ritirare l’istanza di autorizzazione unica per la realizzazione ed esercizio della centrale eolica offshore “Rimini”, prendendo atto della maturità e della coscienza ambientalista della comunità riminese e dei suoi rappresentanti.

  • Ai rappresentanti eletti e nominati, di attenersi, promuovere, sostenere, rispettare, le scelte che i sindaci hanno fatto a nome dei propri cittadini.

  • Alle istituzioni locali riminesi: Provincia e Comuni che la costituiscono, di istituire una Commissione scientifica e tecnica di alto profilo con il compito di analizzare, valutare e programmare sollecitamente ed in tempi certi le azioni da mettere in atto nel territorio riminese. Per contenere i consumi energetici, ridurre fino ad azzerare il consumo delle risorse naturali e l’inquinamento atmosferico e dei suoli, produrre l’energia necessaria attraverso un piano integrato e razionale che contemperi le varie fonti energetiche ed al contempo salvaguardi il paesaggio e le risorse naturali ed ambientali.

Basta Plastica in Mare si ritiene adeguata – in quanto associazione di promozione sociale che promuove partecipazione dando voce per missione al mare e ai cittadini che intendono proteggerlo – di promuovere e partecipare coi propri esperti alla Commissione che richiesta fin da luglio 2020.

La nostra associazione continuerà in ogni caso a perseguire gli obiettivi di tutela delle risorse naturali, ed in primo luogo del mare. Nel concreto. Divulgando innovazione, ricerca, prevenzione: attraverso la conoscenza scientifica.

Gli eventi per l’anno che si sta aprendo culmineranno con la La NATURA del MARE 2021, Summer School organizzata tra la Romagna e le Marche, Ravenna e Pesaro. In questa prima edizione si gettano le basi per un master di alta specializzazione sul MARE che si avvale delle più accreditate competenze (se non a Rimini, dove se non?)

Parte dalla sede di Rimini dell’Università di Bologna su proposta dell’APS Basta Plastica in MARE Network. Quattro giorni intensi da mercoledì 25 a sabato 28 agosto (date provvisorie). Da Ravenna a Cattolica e San Bartolo In spiaggia mare: in barca, a nuoto e in immersione coi sub. Lezioni openair dalle ore 15.00 del 25 /8 alle 20.00 del 28/8. Inaugurazione e conclusione con econuotata intorno al San Bartolo a Cattolica, lezioni in barca e in spiaggia. Al Tecnopolo dell’Università di Bologna Sede di Rimini.

UniBo, UniFe, UniUrb sono le tre università che si occupano della didattica con la partecipazione degli esperti scelti dal comitato scientifico, il cui coordinatore è il prof. Marco Zaoli, mentre il comitato organizzativo è coordinato da Valentina Ridolfi, direttrice del Piano Strategico con Manuela Fabbri, presidente di BPinMARE. Sono già coinvolte e/o interessate (in fieri): le Regioni Emilia-Romagna e Marche, Romagna Acque, Provincia di Rimini e di Pesato-Urbino, i Comuni di Rimini, di Cattolica, di Pesaro e Provincia di Pesaro-Urbino, Parco Naturale di Monte San Bartolo. Unirimini, Piano Strategico, Destinazione Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Confindustria Romagna, etc.

La NATURA del MARE è un corso di formazione intensivo per manager e funzionari pubblici, universitario per laureandi, un’opportunità di alternanza scuola / lavoro per studenti che partecipano allo staff organizzativo. Con crediti formativi per progettisti e insegnanti.


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