Indietro
menu
Dopo pronunciamento del Tar

Bonaccini conferma: le superiori da lunedì in classe al 50%

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 gen 2021 15:20 ~ ultimo agg. 16 gen 12:43
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In Emilia Romagna le lezioni in presenza al 50% nelle scuole superiori riprenderanno da lunedì 18 gennaio. “Le sentenze si rispettano”, esordisce il presidente della Regione Stefano Bonaccini nella conferenza stampa a seguito della sentenza del Tar che sospende l’efficacia dell’ordinanza regionale sulla chiusura delle scuole superiori emiliano-romagnole fino al 23 gennaio. “Resta il dovere della prudenza, rispettiamo le regole”, spiega il presidente che in precedenza aveva incontrato i presidenti delle province e i sindaci dei comuni capoluogo.

“Eravamo pronti e lo siamo ancora”, ribadisce Bonaccini. A partire dal piano di bus aggiuntivi: oltre ai 350 già in strada da settembre, altri 200 adesso per un investimento della Regione di oltre 23 milioni di euro.

Confermato il tampone rapido gratuito nelle farmacie per personale scolastico, studenti, famigliari e nonni anche non conviventi anche ogni due settimane, e non una volta al mese. La Regione, ricorda Bonaccini, ha già chiesto al Governo di inserire il personale scolastico tra le categorie da sottoporre prioritariamente al vaccino. Prevista, in tutte le province, la messa in campo anche di “steward” fuori dalle scuole e alle fermate dei bus.

La decisione del rinvio era data dalla “Preoccupazione che ci vede confermata dai dati del numero delle regioni che passano in una colorazione più preoccupante. La Lombardia, dove il Tar si è pronunciato in modo analogo, se sarà confermata in zona rossa dovrà chiudere non solo le superiori, ma anche la seconda e terza media”. 

Sul confronto coi sindaci: “Ho raccolto da loro le stesse mie preoccupazioni, ma allo stesso modo condividiamo l’idea che le sentenze si rispettano e quindi tutti noi, loro compresi, lavoriamo perché da lunedì 18 possano riprendere le lezioni in presenza alle superiori. In tutta onestà, non prevedevo che il Tar avrebbe annullato un provvedimento di carattere prettamente sanitario, assunto cioè per salvare la vita delle persone, soprattutto di fronte al peggioramento sia del quadro nazionale, sia di quello regionale”.

Il presidente ha infine sottolineato la necessità, per alunni e genitori, di avere chiarezza: “Perché se abbiamo regioni che in zona gialla hanno addirittura chiuso le elementari e altre in zona arancione che sono chiamate a ripartire in presenza con le superiori, in forza di sentenze dei Tribunali amministrativi, una diversa dall’altra, credo che i cittadini facciano fatica a capire. Questo è un problema che avevo segnalato al Governo, l’ho fatto ancora ieri, perché ritengo incomprensibile come si possa affidare a singole ordinanze regionali e ad altrettante singole sentenze dei Tar regionali la soluzione della questione scuola, così cruciale per il Paese. Noi ci siamo assunti la nostra responsabilità, adesso tocca al Governo. Le Regioni che rischiano addirittura di entrare in zona rossa devono adottare provvedimenti restrittivi o riaprire?”.