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firmato protocollo d'intesa

Una fabbrica d'arte al posto della ex Buzzi Unicem

In foto: la firma del protocollo
la firma del protocollo
di Redazione   
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mer 23 dic 2020 14:56
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L’idea è quella di trasformare l’ex Buzzi Unicem di Santarcangelo in un polo culturale, “una fabbrica d’arte”. Ieri è stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune e Buzzi Unicem Spa peril recupero dell’area dell’ex cementificio.
Davanti a noi ci sono anni per lavorare alla trasformazione dell’area, ma la sottoscrizione di questo accordo rappresenta il punto di partenza del percorso che porterà al piano di rigenerazione urbana di un polo produttivo dismesso nel cuore della frazione di San Michele, per anni al centro del dibattito pubblico” dichiara la sindaca Alice Parma. “Dal momento che l’area si trova a ridosso del fiume Marecchia, il progetto di rigenerazione prevederà la realizzazione di un grande parco di raccordo con il bacino fluviale”.
Una fabbrica di cemento – aggiunge l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Filippo Sacchetti – si trasformerà in una fabbrica d’arte: il centro del progetto sarà un polo culturale, intorno al quale ruoteranno tutte le funzioni accessorie necessarie. Ancora una volta, pubblico e privato collaborano per dare corpo a un nuovo modello di sviluppo, un’occasione storica per Santarcangelo e la Valmarecchia”.
L’intervento di rigenerazione dell’intero ambito che si estende su un’area complessiva di 209.000 metri quadrati è orientato alla creazione di un “polo culturale e della produzione creativa”, con il parziale riuso delle strutture esistenti.
Lo studio, diviso in due fasi, permetterà di analizzare le strutture esistenti, individuare i soggetti e le attività potenzialmente interessate, le attività e i servizi complementari (dalla ristorazione al ricettivo fino al residenziale), per arrivare a definire un primo schema progettuale. Con la seconda fase verranno invece definiti il progetto di fattibilità tecnico-economica, la stima preliminare dei costi di intervento, un programma di attività e di interventi articolato per fasi, il piano economico-finanziario suddiviso per stralci e, infine, il cronoprogramma degli interventi.