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vicino al mercato coperto

Spaventano i passanti con minacce e insulti, poi l'aggressione ai poliziotti

In foto: una Volante della polizia al Mercato Coperto
una Volante della polizia al Mercato Coperto
di Redazione   
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mer 2 dic 2020 15:37 ~ ultimo agg. 3 dic 12:52
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Momenti di forte tensione, ieri pomeriggio, intorno alle 17, vicino al Mercato Coperto di Rimini, dove tre tunisini (due maggiorenni e un minorenne) si sono divertiti a spaventare alcuni passanti con minacce e insulti, prima di scagliarsi contro le due pattuglie della polizia di Stato intervenute per calmarli.

I tre nordafricani, senza mascherina e visibilmente ubriachi, sono stati notati dai poliziotti mentre prendevano di mira dei cittadini, alcuni di una certa età. Alla richiesta di fornire i documenti, i giovani non solo si sono rifiuti, ma hanno rivolto pesanti insulti agli agenti. Uno di loro, in particolare, per sottrarsi al controllo spintonava due poliziotti dandosi alla fuga. Prontamente bloccato dagli altri colleghi, il tunisino dava di matto e sferrava ripetuti calci e pugni contro i poliziotti.

Anche il secondo maggiorenne si scagliava contro le divise con gomitate, testate e spintoni. A fatica e dopo alcuni minuti, le pattuglie sono riuscite a placare l’aggressività dei due maggiorenni, costringendoli a salire nelle vetture di servizio. Una volta condotti tutti e tre in questura, però, uno dei due maggiorenni è ritornato ad essere violento: calci alle porte, alle scrivanie e alle sedie, insomma ad ogni cosa si trovasse davanti. Riportarlo alla calma non è stato semplice ed è stato necessario l’intervento di più agenti.

Dai successivi approfondimenti i due maggiorenni tunisini sono risultati irregolari sul territorio e con diversi precedenti alle spalle, oltre ad essere senza fissa dimora così come il connazionale minore. I primi due sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato di una volante e degli arredi della questura, e multati per non aver indossato la mascherina. Il minorenne, invece, è stato denunciato e poi affidato ai servizi sociali.