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in fiera a Rimini

Iniziate la vaccinazioni. Il primo a Rimini l'infettivologo Biagetti

In foto: il dottor Carlo Biagetti, primo vaccinato (foto Migliorini)
il dottor Carlo Biagetti, primo vaccinato (foto Migliorini)
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 27 dic 2020 14:39 ~ ultimo agg. 28 dic 15:03
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Alle 14 puntuali è iniziato in fiera il vaccine day riminese. Il primo ad essere vaccinato è stato il dottor Carlo Biagetti, infettivologo, responsabile del rischio infettivo per l’Ausl Romagna e medico del reparto di Malattie Infettive di Rimini.

 

A seguire il dottor Corrado Paolizzi, medico di famiglia e il dottor Giancarlo Piovaccari, primario di Cardiologia dell’Ospedale Infermi. Presente in fiera anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che non è voluto mancare a questo importante giorno, dalla forte valenza simbolica.

 

 

Una settantina in totale i sanitari che in questa prima giornata saranno vaccinati. L’accesso è dall’ingresso principale della Fiera, subito c’è un primo filtro per essere registrati, per poi accedere ad alla sala d’attesa allestita nella grande hall centrale. Prima di entrare nelle salette sul lato sinistro dove si viene vaccinati, avviene la compilazione di moduli propedeutici. Subito dopo l’inoculazione le persone restano per 15 minuti in un’altra area con poltroncine, sempre allestita nella hall ma ben distanziata dalla prima, per verificare l’insorgere di eventuali reazioni,. Presente oltre alle varie equipe vaccinali, anche il personale del 118.

Come prevede la macchina organizzativa messa a punto da Regione e Aziende sanitarie, ad essere vaccinati nel corso di questa prima giornata in tutta la regione saranno circa mille donne e uomini da mesi in prima linea nella lotta al virus: 975 fra medici, infermieri e operatori delle strutture sanitarie e socioassistenziali, a partire da coloro che dovranno poi vaccinare i colleghi.

Questa fase della campagna, infatti, anche in Emilia-Romagna è riservata – come stabiliscono le disposizioni ministeriali – proprio a chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e nelle strutture per anziani e disabili (84.600 persone), per un totale di circa 180mila professionisti che verranno vaccinati nelle prossime settimane. Compresi i degenti nelle Cra.

In Romagna in totale i vaccinati in questa prima giornata 225 operatori. Questa prima tranche dell’esercito dei professionisti è composta da 48 medici ospedalieri, 1 medico di medicina generale, 1 medico delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), 1 direttore del laboratorio di biologia, 10 dirigenti di profilo sanitario, 130 infermieri, 3 ostetriche, 9 assistenti sanitari, 2 tecnici di laboratorio, 1 tecnico di radiologia, 1 fisioterapista e 18 Oss (Operatori socio sanitari). Questi primi vaccinati sono stati individuati sulla scorta del ruolo che ricoprono nella gestione dell’infezione da covid 19. Si tratta in particolare dei vaccinatori, di coloro cioè che poi si occuperanno di effettuare le ulteriori vaccinazioni.   Dopo oggi, da inizio gennaio, partirà in Romagna un ulteriore step di vaccinazione che contemplerà il resto del personale sanitario, nonchè gli ospiti e gli operatori delle Cra. Per effettuare le vaccinazioni a questi ultimi saranno creati dei team che si recheranno nelle strutture stesse.

Dopo questo secondo step per operatori e strutture, il Ministero sta lavorando alla vaccinazione della popolazione generale, per la quale l’Ausl si organizzerà non appena vi saranno le relative linee guida. Si parla del mese di febbraio.

Quello di oggi è un momento molto importante – ha chiosato il direttore generale di Ausl Romagna,  dottor Tiziano Carradori –. Dopo dieci mesi di lotta finalmente abbiamo a disposizone un’arma ‘non spuntata’ per combattere questa malattia che ha fatto tante vittime, provocato tanto dolore e che ancora sta mettendo a dura prova la tenuta del servizio sanitario nazionale. Ci aspettiamo ed auspichiamo che l’adesione sia alta, soprattutto tra il personale sanitario ma anche tra i cittadini. E’ un gesto di grande responsabilità verso noi stessi, le nostre famiglie, ma anche le nostre comunità. A livello personale mi vaccinerò non appena possibile“.

I vaccini erano arrivati in mattinata a Rimini da Bologna dove erano sbarcati durante la notte con un volo militare proveniente da Roma.