Indietro
menu
Variante inglese covid

Il riminese Alessandro Marchesini racconta gli ultimi caotici giorni a Londra

In foto: Alessandro Marchesini
Alessandro Marchesini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 23 dic 2020 12:58 ~ ultimo agg. 24 dic 12:01
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dopo l’annuncio della variante inglese del coronavirus (più contagioso ma non più letale) e lo stop ai voli da e per la Gran Bretagna, ieri la Farnesina ha raggiunto un accordo con il ministero dei Trasporti e il ministero della Salute. Oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha firmato così l’ordinanza che prevede la possibilità di rientrare in Italia agli italiani che si trovano in Gran Bretagna e che sono residenti nel nostro Paese o per condizioni di urgenza e criticità. L’ordinanza prevede il tampone prima della partenza e all’arrivo, e la quarantena obbligatoria di 14 giorni una volta rientrati in Italia.

Ha deciso invece di restare a Londra, dove lavora dal 2005 come senior director di Oracle, il riminese Alessandro Marchesini che a Tempo Reale racconta gli ultimi concitati giorni vissuti nella metropoli inglese. “Sabato, quando c’è stato l’annuncio del Governo – racconta – è scattata la corsa ai supermercati. Da ieri sera, dopo che gli stessi supermercati hanno spiegato che non ci sono problemi di stoccaggio, la situazione è tornata nella normalità e le file sembrano un po’ diminuite.” “Anche gli inglesi non hanno avuto il solito aplomb in questi giorni e, opinione personale, anche il Governo non è stato molto comprensibile fin dall’inizio della pandemia.” – ha aggiunto

Intanto il porto britannico di Dover è stato riaperto al traffico in uscita in seguito all’accordo trovato tra Regno Unito e Francia che mette fine al divieto temporaneo imposto in seguito alla scoperta della nuova variante del coronavirus.