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La riflessione di Venturi

Gli auguri dell'ex commissario Venturi: cominciamo tutti ad avere meno paura

In foto: Sergio Venturi
Sergio Venturi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 25 dic 2020 20:14
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Cominciamo tutti ad avere meno paura, diciamocelo l’uno con l’altro, non sommiamo i danni del covid con i danni nelle nostre teste, nelle nostre fobie. Viviamo insieme, passiamo queste ore con chi ci vuole bene“. L’ex commissario per l’emergenza covid in Emilia Romagna, Sergio Venturi, affida ad un post su facebook i suoi auguri di Natale. E lo fa cercando di guardare con positività al futuro. “Ci sono tutti i requisiti perché il 2021 sia oltre che è un anno nuovo anche un anno migliore. Dipende in gran parte da noi, da quello che ognuno potrà fare, come il colibrì” scrive. “Se posso suggerire – prosegue – una colonna sonora contro il terrorismo di questi giorni sulla cosiddetta variante inglese, contro i seminatori di panico, è una canzone di Tommaso Paradiso: Non avere paura. Sfoghiamoci, stiamo insieme, piangiamo se ci viene naturale. Ma con la consapevolezza che ce la faremo. Buon domani a voi e ai vostri affetti più cari. Perché – conclude –  è già domani.

Il post di Sergio Venturi

Vorrei fare gli auguri di Natale e soprattutto di buon anno 2021 a tutti quelli che ancora mi scrivono, mi leggono, e soprattutto hanno bisogno di una parola di speranza, di visione del futuro che ci aspetta. Abbiamo trascorso ormai dieci mesi dall’inizio della pandemia, molte cose sono passate, tanto tristi, quelli che non ci sono più…
E molte cose sono accadute, di segno opposto, ne cito due importanti: la messa a disposizione di almeno due vaccini al momento e altri che arriveranno; e la produzione dei famosi anticorpi monoclonali. Vaccini per la prevenzione e anticorpi per la cura. Due elementi che insieme cambieranno la storia di questa malattia. Abbiamo ancora mesi, pochi, in cui troveremo difficoltà lungo il cammino e nei quali ci salveranno soprattutto le tre regole che conosciamo a memoria: igiene delle mani, distanziamento e uso della mascherina. Ma nel frattempo la popolazione comincerà a vaccinarsi e credo che nel tempo che ci separa dall’estate la gran parte di noi se tutto va bene potrà diventare immune a questo virus. Diventeremo invulnerabili. Sono buone notizie, smettiamo di aver paura e affrontiamo il tempo che rimane per buttarci alle spalle questa brutta vicenda con lo spirito giusto, di chi vede finalmente un nuovo giorno, un nuovo sole che si alza, in cui potremo finalmente riprendere le abitudini e gli abbracci che ci eravamo dimenticati. Tutto serve, purtroppo anche questa storia dovrà servirci a non ripetere gli stessi errori a costruire un mondo differente: verde. A capire che lo sviluppo senza limiti non esiste, non può esistere perché rappresenterebbe la fine di tutto, comprese le persone, donne, uomini, tutti noi. La responsabilità che abbiamo sulle spalle è enorme perché davvero dopo non potremo più stare chiusi in casa e dovremo tutti dare il nostro contributo per convincere i decisori che dobbiamo andare incontro ad un mondo nuovo, un mondo più sostenibile, un mondo con l’aria pulita, meno inquinamento e un’ecologia per tutti gli esseri viventi che lo popolano.
Ci sono tutti i requisiti perché il 2021 sia oltre che è un anno nuovo anche un anno migliore. Dipende in gran parte da noi, da quello che ognuno potrà fare, come il colibrì.
Vi voglio bene, voglio bene a tutte le donne e gli uomini che in questi mesi hanno mantenuto vivo il fuoco dell’attenzione, non lo hanno fatto diventare cenere. E a tutti quelli che resistono, educano e anche provano a sorriderne.
Cominciamo tutti ad avere meno paura, diciamocelo l’uno con l’altro, non sommiamo i danni del covid con i danni nelle nostre teste, nelle nostre fobie. Viviamo insieme, passiamo queste ore con chi ci vuole bene.
Buona Natività e buon 2021 a tutti noi.
Se posso suggerire una colonna sonora contro il terrorismo di questi giorni sulla cosiddetta variante inglese, contro i seminatori di panico, è una canzone di Tommaso Paradiso: Non avere paura.
Sfoghiamoci, stiamo insieme, piangiamo se ci viene naturale. Ma con la consapevolezza che ce la faremo. Buon domani a voi e ai vostri affetti più cari. Perché è già domani.