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venerdì 29 marzo 2024
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Le previsioni di Meteoroby

Fine settimana grigio e temperature in calo

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 11 dic 2020 07:27 ~ ultimo agg. 07:28
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L’ultima parte della settimana si chiude con una prima decade di dicembre in controtendenza rispetto agli ultimi anni e con l’inverno che torna ad essere il vero protagonista sulla nostra regione emiliano-romagnola. Mese che a partire dal nuovo millennio è quasi sempre stato rappresentato da anticicloni invadenti e precipitazioni scarse, tranne in pochi casi, come questo, dove la componente atlantica riporta la sua “naturale” dinamicità nel Mediterraneo. Lo spiega Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti.

Uno scenario tipicamente invernale, che si manifesta attraverso lo scambio significativo di masse d’aria tra l’Artico e l’Equatore, e che si riflette sul tempo di casa nostra determinando delle condizioni fortemente instabili.

Le aree occidentali vengono così caratterizzate dai venti freddi di maestrale con copiose nevicate fino a bassa quota, quelle adriatiche sferzate dai venti forti di scirocco che contribuiscono ad estese mareggiate ed erosioni di costa, nel mezzo, il duro braccio di ferro tra i due causa di intensi fenomeni meteorologici e l’estremizzazione di eventi idrogeologici che hanno colpito duramente il nostro territorio; con piogge persistenti e abbondanti, nubifragi, intensi temporali, alluvioni, frane e smottamenti. Uno scenario più o meno perturbato che utilizzando obbligatoriamente il condizionale, potrebbe ripetersi nel periodo natalizio, dove alcune proiezioni probabilistiche propendono per possibili ondate fredde a cavallo del nuovo anno.

Tuttavia, a scadenze più ravvicinate si nota come questo susseguirsi di perturbazioni verrà interrotto dal rinforzo dell’alta pressione che, tra domenica e martedì, chiuderà temporaneamente il corridoio atlantico riportandoci condizioni più stabili e soleggiate, e favorendo, da una parte il graduale aumento delle temperature, dall’altra la formazione di foschie e banchi di nebbia sulle pianure. Questa nuova fase però non sembra garantita a lungo: il tempo potrebbe deteriorarsi già verso metà della prossima settimana, portando nuove occasioni di precipitazioni, sebbene quest’ultime contraddistinte da condizioni atmosferiche meno turbolenti rispetto alle precedenti.

Il fine settimana sarà quindi caratterizzato dal transito di una nuova perturbazione, a partire da Venerdì, con cieli dapprima contraddistinti da una nuvolosità bassa e irregolare, ma meno compatta al primo mattino sui settori occidentali. Progressivo aumento delle coperture su tutto il territorio, con le prime deboli piogge nel pomeriggio sul Piacentino, in estensione all’Emilia tra la tarda sera e la notte. Nevicate sui rilievi centro-occidentali a quote tra i 700 e 900 metri. Foschie nottetempo su tutta la pianura. Nel Riminese ci attende una mattinata con della nuvolosità irregolare, accompagnata da qualche schiarita; progressivo aumento delle coperture nel pomeriggio fino a divenire da molto nuvoloso a coperto. Probabili foschie nelle ore più fredde della giornata. Sabato, la perturbazione insiste sulla nostra regione rinnovando cieli da molto nuvolosi a coperti con il rischio di residue precipitazioni nella prima parte della giornata, che potrebbero apparire come deboli e sporadiche pioviggini in pianura con occasionali fenomeni pomeridiani anche in Romagna. Locali nevicate in Appennino a quote variabili tra i 500 e i 900 metri. Parziali e temporanee schiarite in serata, con foschie in pianura. Nel Riminese il cielo viene previsto prevalentemente coperto, con deboli pioviggini nelle ore centrali della giornata. Domenica, sereno o poco nuvoloso su tutta la regione. Lievi gelate sui settori occidentali. Tra la sera e la notte formazione di foschie dense e fitti banchi di nebbia lungo le aree del Po e nelle pianure emiliane centro-orientali. Nel Riminese la nuvolosità è prevista dissolversi in prima mattinata.

Temperature minime in progressiva diminuzione con valori che a fine periodo potrebbero risultare inferiori a zero gradi nei capoluoghi emiliani e fino a 4 gradi sulle coste; massime quasi stazionarie tra 6 e 9 gradi. Venti deboli dai quadranti settentrionali in successiva rotazione a quelli occidentali. Mare poco mosso.