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Chi non si vaccina e si ammala, si paga le cure. La proposta a San Marino

la riunione dell'ISS

A San Marino i cittadini che sceglieranno di non fare il vaccino per il Covid-19, potrebbero doversi pagare le cure di tasca propria qualora in caso si ammalassero per il Coronavirus. È questa la proposta del segretario di Stato Roberto Ciavatta, annunciata in un’intervista al Tg3 regionale, su cui il governo sammarinese, il Congresso di Stato, sta ragionando e prenderà in breve tempo una decisione.

Il Segretario di Stato alla Sanità ha illustrato nei giorni scorsi alla Commissione vaccini dell’Istituto per la Sicurezza Sociale il protocollo di intesa con il Ministero della Salute italiano nel quale è prevista la fornitura di vaccini contro il virus Sars-CoV-2 da parte dell’Italia a San Marino, nell’ambito dell’approvvigionamento italiano.

Il protocollo prevede una sostanziale uniformità nel programma di vaccinazione, pur mantenendo in capo ai rispettivi paesi le competenze esclusive sulla modalità di somministrazione e la definizione delle categorie di persone a cui somministrare il vaccino in via prioritaria.

Nell’ambito degli accordi in corso, l’Italia si impegna inoltre ad assicurare la fornitura di vaccini, per garantire la copertura vaccinale, fino al raggiungimento di un massimo di 25mila cittadini della Repubblica di San Marino. La Commissione vaccini ISS ha quindi già iniziato a elaborare il piano strategico di somministrazione e la relativa campagna per la vaccinazione anti Covid-19.

La vaccinazione sarà gratuita per tutti i sammarinesi e, compatibilmente con l’arrivo delle forniture, si procederà alle prime somministrazioni entro la fine del mese di gennaio 2021.

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