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Riccione

Triennale lavori pubblici. Pd: libro dei sogni, la città è ferma

In foto: La ex colonia Reggiana
La ex colonia Reggiana
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 11 nov 2020 10:33
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Nei giorni scorsi la Giunta di Riccione ha approvato il triennale dei lavori pubblici 2021/23. All’interno progetti come il porto con la sua nuova piazza sull’acqua, lo Spazio Tondelli che riporta in viale Ceccarini il teatro, la riqualificazione dei quartieri, viale San Martino e l’ultimo stralcio del Lungomare Goethe, il Museo e lo sfondamento di viale XIX Ottobre. “Un libro dei sogni” commenta il Partito Democratico evidenziando che nel documento figurano “previsioni di opere presenti da anni nei diversi piani presentati, ovvero da quando la Giunta Tosi si è insediata”. Il Pd parla invece di una città ferma ma tende la mano all’amministrazione per una “collaborazione fattiva per puntare su poche cose, condivise ma realizzabili“. Sul piatto mette tre idee: per la zona nord la realizzazione di un asse ciclabile per collegare il quartiere di San Lorenzo con la zona mare mentre in zona sud la messa in sicurezza della ciclabile che da Piazzale Kennedy giunge fino al confine con Misano. Terza proposta del Pd: affrontare seriamente il tema del futuro della Colonia Reggiana. “Perché – si chiede il partito – non pensare ad una destinazione che preveda la realizzazione di un ostello per giovani con standard di qualità internazionali per recuperare quote di mercato turistico di una fascia di età che negli ultimi anni in riviera non si avvicina più?“.

La nota del PD

Nei giorni scorsi abbiamo letto il comunicato stampa col quale l’amministrazione comunale ha reso noto le principali linee di intervento del Piano Triennale degli Investimenti.
La cosa che colpisce è vedere che vi sono contenute previsioni di opere presenti da anni nei diversi piani presentati, ovvero da quando la Giunta Tosi si è insediata.
Siamo in presenza di quello che ormai è diventato un vero e proprio libro dei sogni, e che come tali rimarranno nel cassetto.
Promesse e solo promesse, quando in realtà la città è ferma e quasi nessuna delle opere riproposte nei vari piani triennali si è realizzata e questo lascia presagire che da qui alla fine del mandato (prevista nella primavera del 2022) nessuna opera di rilievo, ad eccezione della nuova scuola di Via Panoramica, vedrà la luce.
I numerosi e costosi incarichi di progettazione non hanno ancora prodotto nulla.
Riqualificazione del porto, restyling del ‘quadrilatero del centro’ (con tanto di incarico affidato e remunerato), riqualificazione della ex polveriera, ampliamento di Via Venezia, ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale, parcheggio ‘primo maggio’, e tante altre ne potremmo citare.
Sono tutte previsioni con le quali si riempiono d’inchiostro i comunicati stampa ma sulle quali di concreto non vi è nulla.
Come Partito Democratico saremmo disposti anche a una collaborazione fattiva per puntare su poche cose, condivise ma realizzabili.
Non critichiamo solo ma vogliamo fornire anche qualche idea, giusto per avanzare qualche proposta.
Ferma restando la nostra condivisione ad investire sulla riqualificazione del porto (poi bisognerebbe ragionare sul come), avanziamo tre proposte concrete.
Due riguardano la realizzazione di due assi ciclabili strategici.
In primis nella zona nord quello che metterebbe in collegamento il quartiere di San Lorenzo con la zona mare, passando per il quartiere ‘Punta de l’Est’. In secondo luogo, in zona sud andrebbe messa davvero in sicurezza la ciclabile che da Piazzale Kennedy giunge fino al confine con Misano.
Terza proposta. Occorrerebbe affrontare seriamente il tema del futuro della Colonia Reggiana, che non può più rimanere nelle attuali condizioni. Ammettiamo che si scontano ritardi storici, che però questa Giunta aveva promesso di risolvere, cosa non riuscita.
Ribadiamo che occorre seriamente ‘sfruttare’ la legge regionale sui ‘condhotel’, che per quanto riguarda le colonie permette di prevedere che anche queste strutture possano diventare appunto dei condhotel, destinando a unità abitativa residenziale una superficie massima pari al 40% di quella utile dell’immobile, mentre il resto degli spazi deve avere destinazione ricettiva alberghiera. Da qui una proposta che ci sentiamo di avanzare nuovamente riguardante la Colonia Reggiana: perché non pensare ad una destinazione che preveda la realizzazione di un ostello per giovani con standard di qualità internazionali per recuperare quote di mercato turistico di una fascia di età che negli ultimi anni in riviera non si avvicina più?
Andrebbe inoltre pensata una destinazione di spazi, ad esempio al pian terreno, che possano interessare le associazioni sportive che ci sono a Riccione e che gravitano nell’ambito di tutti gli sport legati al mare.
Su questi esempi di proposte come Patito Democratico saremmo disposti a ragionare insieme ed in sinergia all’amministrazione comunale, purchè trattasi di progetti concreti e non fumosi ed irrealizzabili come tanti altri, annunciati ma rimasti nel libro dei sogni.