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La dottoressa: noi, da eroi a niente

Rsa: 804 positivi in Regione. Scuola: mille positivi in più in una settimana

In foto: l'assessore Donini con la dottoressa Mussini
l'assessore Donini con la dottoressa Mussini
di Andrea Polazzi   
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ven 6 nov 2020 18:28 ~ ultimo agg. 7 nov 09:13
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Nella consueta conferenza stampa del venerdì, l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini ha fatto il punto sull’andamento dei contagi (vedi notizia) in diretta dal policlinico di Modena. Con lui la professoressa Cristina Mussini, direttrice del reparto di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

Situazione Rsa. Sono 101, ha spiegato l’assessore, le residenze per anziani in Emilia Romagna con almeno un caso positivo (pari al 7% del totale delle strutture). I pazienti positivi sono 804.

Scuole. In una settimana si è registrato un aumento di circa mille casi che portano il totale delle positività a scuola a 3.034. Prevalentemente si tratta di studenti (oltre 2.700) e in particolare delle scuole medie e superiori. L’assessore ha poi ricordato che da oggi per chi continua a frequentare in presenza (elementari e medie) c’è l’obbligo della mascherina anche al banco.

Vaccino antinfluenzale. Donini ha confermato che, a causa dei ritardi di una azienda che non ha consegnato le dosi previste dalla gara, ci sono stati dei problemi nelle forniture. La situazione ora è rientrata e la Regione distribuirà nei prossimi giorni le dosi ai medici di base. Finora sono poco meno di 650mila i vaccini effettuati a fronte degli 850mila complessivi dello scorso anno. La priorità è per gli over 60 e le categorie a rischio. Da metà novembre saranno anche distribuite le 36mila dosi destinate alle farmacie per chi, pur non rientrando tra i soggetti più deboli, volesse comunque vaccinarsi.

L’appello della professoressa.Durante l’estate – ha spiegato la professoressa Cristina Mussini, direttrice del reparto di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – il virus purtroppo è tornato a circolare tra i più giovani, poi è ricominciata la scuola e sono nati focolai nelle famiglie fino ad arrivare alle persone con una età più avanzata“. “E’ giusto – ha aggiunto – che i ragazzi abbiano una vita ma è anche fondamentale proteggere le persone più fragili e i 40 morti comunicati oggi in Regione spaventano, anche se si tratta di un dato aggregato di qualche giorno“. “Noi siamo passati – è stato l’appello, un po’ amaro – da essere eroi a non essere niente, ad essere dati per scontati. Vi assicuro però che siamo in difficoltà. Aiutateci con i vostri comportamenti.”