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camera commercio lancia allarme

Imprese, occhio alla truffa: arriva il "vishing"

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 24 nov 2020 13:44 ~ ultimo agg. 13:46
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Dopo il phishing arriva il vishing e prende si mira in particolare le imprese. Si tratta del voice-phishing, termine che definisce le truffe informatiche via telefono. Un fenomeno non nuovo ma che, a causa dell’aumento dei contatti telefonici dovuti alla pandemia, sta vivendo una forte recrudescenza. A mettere in guardia le attività è la Camera di Commercio della Romagna. Phishing e vishing sono entrambi tentativi di impadronirsi illegalmente dei dati personali di un utente, e di altre utili informazioni (numeri di conto corrente e di carta di credito, codici di sicurezza per l’accesso a banche dati), al fine di derubarlo o rubarne l’identità. Nel caso del phishing il meccanismo di frode consiste nell’inviare messaggi fasulli di posta elettronica, nel caso del vishing, i truffatori si servono di una semplice telefonata, fatta a soggetti di cui magari conoscono delle informazioni di base e, facendo leva su queste, cercano di carpirne altre. Spesso i truffatori si spacciano proprio per operatori della Camera di commercio e chiedendo dati bancari per rimborsi di somme non dovute alla Camera, oppure altre informazioni riservate come i dati di bilancio, di fornitori o clienti e del personale dipendente, utili per fornire imprecisati servizi.

A questo proposito, la Camera di commercio della Romagna ricorda che, nel caso debba provvedere a rimborsare somme o diritti erroneamente versati, chiede i dati necessari per l’accreditamento esclusivamente per iscritto, di norma via pec. Le comunicazioni, inoltre, contengono tutte le informazioni di contatto dell’ufficio camerale che sta inviando la richiesta. Mentre, per gli altri dati richiesti (bilancio, fornitori, ecc.), sono informazioni di cui la Camera già dispone o per le quali non ha interesse amministrativo.

L’invito è quello di non fornire mai informazioni personali e prendere tempo per fare le opportune verifiche. Il fattore tempo è infatti una delle tecniche utilizzate per queste telefonate: il senso di urgenza, insieme alla voce professionale e comprensiva, induce la vittima a pensare che la persona al telefono stia agendo con le migliori intenzioni.

La Camera di commercio della Romagna, ricorda che in caso di dubbio, è possibile contattare il proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico: email: urp@romagna.camcom.it – tel. 0543 713422. Ricorda anche che sul proprio sito istituzionale (www.romagna.camcom.it), è possibile consultare la sezione dedicata a “pratiche commerciali scorrette – Informazioni utili”, regolarmente aggiornata con informazioni utili e avvisi di allerta.