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Coronavirus. Bruno Galli: non dividiamoci sul virus, servono misure più nette

Bruno Galli in servizio

La politica deve capire che la priorità in questo momento è combattere il virus e non pensare alle prossime tornate elettorali. Un accenno al suo ruolo politico, segretario provinciale della Lega, per poi raccontare a cuore aperto la sua esperienza in prima linea nella lotta al covid come infermiere del 118. Bruno Galli questa mattina è intervenuto alla trasmissione di Icaro Tempo Reale.

Rispetto alla prima ondata, ha spiegato, “ora c’è più consapevolezza da parte dei pazienti che però si rendono conto anche del fatto che l’ospedalizzazione comporta lo stop ai rapporti con i parenti. Nei giorni scorsi un paziente infatti ha rifiutato di essere portato in ospedale proprio per questo”. La fase, al di là dei colori, è critica, ammette Galli, e proprio per questo le attuali misure non lo convincono: per arrivare in un clima più sereno a Natale, in questo momento ci vorrebbero misure più decise. “Le raccomandazioni non servono – dice – le cose si possono fare o non si possono fare altrimenti è il caos. Ad esempio, mia nipote è a casa da scuola e poi il sabato va in centro con le amiche, almeno con le scuole aperte i ragazzi sono tracciati. Invece così ognuno fa quello che vuole e non c’è tracciabilità.” Infine un appello che nasce dalla considerazione che “prima eravamo gli eroi – spiega – e ora invece molti ci vedono quasi come alleati del virus.” “Non cerchiamo il tutti contro tutti – dice – non dividiamoci, cerchiamo di essere responsabili. Più lo siamo e prima ne usciamo. Una guerra tra poveri non serve a nessuno.