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Balbuzie. Si può superare. Questa sera a “Tutta salute”

psicodizione

 Questa sera alle 20:35 su Icaro tv canale 91, torna l’appuntamento con la trasmissione di approfondimento medico-scientifico “tutta salute”. Si parlerà di balbuzie. In studio con la giornalista  Lucia Renati la dottoressa Chiara Comastri psicologa, ex balbuziente, fondatrice del metodo Psicodizione, da molti anni dedica la sua vita ad aiutare le persone ad uscire dalla gabbia della balbuzie.

70 milioni di persone nel mondo soffrono di questo disturbo, 1 milione in Italia). Una tematica delicata, vista ancora come un tabù nella società, in famiglia e a scuola. Tra l’altro, l’emergenza covid ha contribuito ad accentuare le difficoltà nei bambini e nei ragazzi con problemi di linguaggio e di relazione, nel giro di poco tempo tutte le abitudini considerate “normali” sono state stravolte, le relazioni umane limitate e lo spazio vitale drasticamente ristretto. Dietro c’è un grande lavoro, ma la balbuzie si risolve (pensate che Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti ne è stato affetto per molto tempo).

Càpita di voler dire qualcosa ma che le parole non arrivino, s’inceppino. Benché ciò che si vuole dire sia molto chiaro nel pensiero. Così, comunicare diventa un’ossessione, una paura, un momento di ansia. È il silenzio che fa più paura eppure è proprio ciò che accade. Che cosa succede nella testa di un balbuziente? Com’è il mondo interiore di una persona con disfluenza? Da dove viene il blocco? Deriva da traumi?Questo disturbo ha un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono ma anche di chi sta loro intorno. Ci si convince a doverci convivere, ci si rassegna spesso a vivere una vita al di sotto delle proprie potenzialità.

L’IMPORTANZA DI PARLARNE

“La balbuzie non è un fatto privato, di cui vergognarsi e tacere. far cadere il velo di impotenza che si crea in famiglia, a scuola o sul lavoro. Promuovere una maggiore comprensione della balbuzie è indispensabile per contribuire a ridurre i pregiudizi e i luoghi comuni. Sono davvero tante le persone che, direttamente o indirettamente, hanno a che fare con questo disturbo e non hanno abbastanza strumenti per affrontarlo o si sentono impotenti (genitori, insegnanti, amici) nell’aiutare chi è loro vicino, con la conseguenza di arrivare a rassegnarsi e pensare di dover convivere con questo problema.

La puntata è disponibile anche su Icaroplay.it