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Flash Mob

Una casa per tutti

di Redazione   
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mar 27 ott 2020 09:39 ~ ultimo agg. 5 nov 09:15
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Sono stati tanti i partecipanti lunedì mattina e nel pomeriggio in piazza Cavour per il flash-mob Una casa Per Tutt*.
“Quello che leggiamo negli Sportelli (dallo Sportello d’ascolto a Casa Gallo agli Sportelli Lavoro e Casa di Adl Cobas) attraverso il nostro lavoro come operatori e operatrici sociali, nell’attivazione sindacale, nella militanza politica – si legge nel comunicato di Casa Madiba Network – è che c’è tanta sofferenza, che ci sono intere fasce di popolazione lasciate ai margini, trascurate, totalmente assenti nella narrazione delle elite locali e nazionali.
Fasce sociali totalmente escluse a causa di una programmatica volontà politica che non ha lasciato spazi per riforme universalistiche ma ha preferito spendere miliardi di euro in bonus e sostegni categoriali che moltiplicano gli esclusi.
Ma anche in politiche sociali emergenziali che continuano a ricercare le soluzioni nelle cause che hanno prodotto le carenze, la precarietà, le insufficienze strutturali che bene sono state messe in luce dalla crisi sanitaria, senza porsi la necessità di ripensare alla base e a tutto tondo modalità innovative ed efficaci”.
Ogni cartone utilizzato durante il Flash-mob come giaciglio riportava delle parole chiave, quelle assenti dal dibattito politico locale e nazionale, “che rappresentano però le basi da cui ripartire, quelle che tracciano direttrici e spartiacque nella costruzione tra città “belle” ma fragili e diseguali e città giuste, eque”.
“Un ulteriore passo quello di oggi per continuare a reclamare casa, reddito, diritti e dignità per tutte e tutti ed evitare che la gestione politica della crisi, conseguente alla ripresa dei contagi, si trasformi in nuove forme di esclusione, povertà, invisibilità.
Continuiamo a reclamare un reddito incondizionato, il potenziamento dei servizi per le persone senza dimora, aprendo nuovi spazi di accoglienza anche attraverso il riutilizzo di spazi vuoti e sfitti, la prosecuzione del blocco degli sfratti”.