Indietro
menu
Appello al buonsenso

Trasporto scolastico. Santi: ingresso alle 9 non serve, situazione sotto controllo

In foto: Riziero Santi
Riziero Santi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 20 ott 2020 13:22 ~ ultimo agg. 15:02
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

L’ultimo Dpcm ha inserito la possibilità di posticipare alle 9 l’avvio delle lezioni nelle scuole superiori. Un modo per dare respiro ai mezzi pubblici dopo le tante criticità segnalate dopo il ritorno in classe. L’ultima parola spetterà ai dirigenti scolastici, ma secondo il presidente della provincia Riziero Santi nel riminese non sarebbe una scelta vincente. “Giusto farlo – spiega a Temporeale (Icaro) – nelle città dove c’è un uso promiscuo dei mezzi, specie le metropolitane, tra chi va al lavoro e a scuola. Ma da noi non è così.” Eppure il trasporto scolastico resta nell’occhio del ciclone: molti genitori denunciano ancora situazioni di assembramento sui bus anche se la quindicina di controlli effettuati dalle forze dell’ordine hanno sempre accertato il rispetto della capienza. Da ieri è partito poi il potenziamento di alcune linee su Rimini, Riccione e Novafeltria. Nessun ritardo nell’operato degli Enti, dice Santi, spiegando che il servizio è stato tarato sugli orari delle scuole entrati a regime da poco. Scuole che, a loro volta, hanno dovuto fare i conti con tutte le nuove misure anticontagio. “Qualche criticità c’è ancora – ammette il presidente Santi – ma al momento la situazione è tutto sommato sotto controllo. Analizzeremo caso per caso per verificare nuove implementazioni di corse. Al momento ne abbiamo implementate 38 e altre due sono in corso. Abbiamo speso finora 800mila euro, risorse arrivate dalla Regione. Pensare a servizi come quello degli steward (per controllare la capienza sui bus) significherebbe mettere mano al portafoglio e per i comuni non è sempre possibile. Serve più autoregolamentazione e buonsenso perché non si può pensare di mettere un carabinieri su ogni bus del trasporto scolastico.