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martedì 16 aprile 2024
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Calcio D

Tamai: "Siamo da primi 4-5 posti". Rimini-Forlì, la vigilia di Mastronicola

In foto: Alessandro Mastronicola e Pietro Tamai
Alessandro Mastronicola e Pietro Tamai
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 3 ott 2020 13:35 ~ ultimo agg. 4 ott 13:32
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Si parte. Domenica in un “Romeo Neri” a porte chiuse il Rimini farà il suo esordio in campionato. È derby alla seconda giornata di Serie D girone D, con i biancorossi che affronteranno il Forlì (calcio d’inizio alle ore 15:00, diretta testuale su Newsrimini).

Intanto i tamponi effettuati giovedì dai giocatori biancorossi sono tutti negativi a parte i tre contagiati, che presentano comunque una bassa carica virale, quindi sono in via di guarigione.

Pietro Tamai, direttore sportivo Rimini F.C.: “Io e il mister ci confrontiamo: leggo che manca un centrocampista, leggo che manca un esterno. Noi siamo felici in questo momento di avere questa rosa, se poi con la chiusura del mercato di LegaPro dovesse capitare l’occasione non ci faremmo pregare e la valuteremmo. Ad oggi dei ragazzi siamo appieno soddisfatti, parlo a nome mio e anche di Mastronicola. Siamo in un mercato continuo, c’è una sosta di trenta giorni. Se dovremo apportare dei ritocchi il tempo c’è, però dobbiamo ancora iniziare a giocare e io darei fiducia al gruppo che c’è”.

Ancora sul mercato: “Ho sempre detto che il giocatore deve essere importante: quelli che avevamo seguito si sono accasati in Legapro. Adesso aspettiamo un attimo, valutiamo e vediamo con la chiusura del mercato di Legapro di lunedì cosa potrà accadere. Ci sono molti giocatori svincolati”.

Sulla rosa allestita. “Abbiamo ragazzi che possono giocare sia in prima squadra che aiutare la Juniores. Per i quattro fuoriquota abbiamo diverse scelte. Il giovane è fondamentale in serie D quanto il vecchio, anzi secondo me molto di più. Importanti in questa categoria sono anche i cambi. Una rosa più ampia ci aiuta a sopperire momentaneamente al livello della condizione fisica. Secondo me cercheremo di stare il più in alto possibile: con l’attaccante e il difensore che abbiamo preso ultimamente e se arrivasse una mezzala in più abbiamo costruito, con il budget che la società ha messo a disposizione, una rosa che può stare in alto e ben figurare tra le prime quattro-cinque. Mentalmente il Rimini non può fare un campionato da play off, deve fare un campionato di vertice e stare il più in alto possibile. Ci sono squadre negli altri gironi che investono un sacco e ogni anno non riescono ad arrivare. Prato e Aglianese sono squadre che hanno investito abbastanza, però se ricordate anche due anni fa l’Imolese a livello di investimenti era nettamente superiore a noi, ma nel calcio c’è l’amalgama, c’è un’empatia tra i giocatori che a volte fa fare grandi risultati a piazze piccole”.

Sulle comunicazioni relative ai casi di positività. “Io penso che ad oggi siamo stati la società più trasparente perché al primo caso abbiamo dato subito comunicazione e fatto subito i tamponi. Non tutte le società si sono comportate così. È giusto comunicare le defezioni che avremo”.

“Io i nomi degli indisponibili per Covid non li darò mai”. Inizia così il suo prima prepartita stagionale Alessandro Mastronicola, tecnico della Rimini Calcio -. In campo per perdere non va nessuno. Andremo in campo consapevoli delle difficoltà che andremo ad incontrare perché andremo ad affrontare una squadra organizzata, una squadra costruita per stare ai vertici della classifica, ha mantenuto più o meno l’organico degli altri anni, puntellando i reparti. Per noi è un test importante. Vogliamo ben figurare fin da subito e fare bene. Noi non siamo qui per arrivare settimi, sesti, quarti… vogliamo vincere, come vogliono vincere gli altri”.

Sulla costruzione della squadra: “Noi oggi siamo al 10-20% di tutto quello che ho in mente di fare. Noi non abbiamo fatto coppe, non abbiamo fatto amichevoli, siamo partiti tardi, siamo stati fermi una settimana. In questo mese e dieci giorni abbiamo incontrato una difficoltà dietro l’altra. Ad oggi siamo in piena costruzione. Dire al 20% mi sembra relativo. Domani inizia il campionato e il campo ci dirà effettivamente a che punto siamo. Non siamo indietro per amalgama e idee di gioco, ma nel quadro generale. Siamo in piena costruzione, non tanto perché deve arrivare qualcun altro, ma perché non abbiamo avuto il tempo per esempio del Forlì, che si allena dal 27 luglio e ha fatto 5-6 amichevoli. Ma questo non deve essere un alibi, io non mi nascondo dietro a queste cose. Per quello che abbiamo fatto fino ad oggi siamo pronti”.

Sulle porte chiuse. “Iniziare le partite senza pubblico è un’altra delle cose negative di questo periodo. Siamo noi a dover dare una mano a questa società, a questa città. Dobbiamo fare in modo di far capire che tutti quanti siamo all’altezza di questo blasone. Siamo consapevoli tutti quanti di quello che dobbiamo fare, però le difficoltà saranno enormi già da domani. Soprattutto in una piazza come la nostra il pubblico conta. Soprattutto in questa occasione, in cui si parte con un derby abbastanza sentito, è una cosa che viene meno. Ce ne dobbiamo fare una ragione per il momento, aspettiamo con ansia il pubblico”.

Problemi in attacco, con due giocatori indisponibili. “Ci sono due maglie per quattro giocatori, diciamo che la scelta ce l’ho. Vuthaj non è pronto fisicamente, ma vorrebbe “ammazzare” qualcuno. Vediamo se debutta dall’inizio, vediamo se debutta durante la partita. Si è aggregato da una settimana, ha lavorato con il personal però il campo, la palla e i compagni sono altre cose da inserire nel bagaglio tecnico. Sono sicuro che nel corso della stagione ci darà una grossa mano”.

Sulla costruzione della squadra: “Il direttore mi ha sempre chiesto come pensavo di fare e la mia idea, che ovviamente si doveva sposare con la sua e con quella della società. Io ho detto che voglio giocare con il 3-5-2, che è il modulo che ho usato negli ultimi anni. Abbiamo cercato difensori adatti a giocare sia con una difesa a tre che con una difesa a quattro, lo stesso vale per il centrocampo: abbiamo cercato, sia giovani che meno giovani, giocatori duttili da utilizzare in più ruoli. Stesso discorso per i giocatori di fascia: giocatori che hanno gamba, che hanno tattica. Gli attaccanti li abbiamo voluti abbastanza simili, con differenze sostanziali nel lavorare di forza, in profondità. I giovani secondo me possono crescere molto. Il giudice è però sempre il campo: da domani si faranno tutte le valutazioni del caso. Il fatto che noi non abbiamo potuto disputare amichevoli se non le prime due ha inciso molto anche in alcune valutazioni. Non dobbiamo farci prendere né dall’ansia né dalle paure perché non è proprio il caso”.

Che partita si aspetta? “Io credo sarà una partita bella tesa dall’inizio, una battaglia: Angelini ormai è abituato a vincere e cercherà di vincere, io voglio vincere. Non staremo a specchiarci su chi gioca meglio e chi gioca peggio, il gioco dobbiamo aspettarlo. Il fine giustifica i mezzi: secondo me sarà una gara bella tosta e “ignorante” sotto certi punti di vista”.

Non ci sarà un under tra i pali. “Scotti parte titolare, gli under domani saranno giocatori di movimento”.

A chi secondo lei potrà affidare le chiavi della squadra? “Ci sono diversi giocatori che possono farlo, ma con diversi attitudini: c’è chi ha le chiavi dello spogliatoio e chi quelle del campo. Ad oggi mi verrebbe da dire per caratteristiche, perché l’ho visto giocare per tanti anni, Ricciardi: è un leader silenzioso, un leader di campo. Poi ci sono tanti riminesi e non, ragazzi che hanno vinto qua, che sono leader di personalità e di spogliatoio. Li altri li conosco: Valeriani, Pupeschi, Ambrosini”.

A proposito di Valeriani, lo schiererà da difensore o da centrocampista? “Valeriani rientra in quella schiera di giocatori duttili: se mi serve lo metto, altrimenti mi è utile in panchina. È uno di quei giocatori super affidabili da ogni punto di vista. Quando abbiamo costruito la squadra ho dato molta importanza a questa cosa qua. Io non sono nato a Rimini, ma so cosa voglia dire andare in questo tipo di campo”.

Sono quattro in tutto gli indisponibili. Ai tre giocatori ancora fermi per Covid si aggiunge l’under Lugnan. “Ha una tendinite alla caviglia, è fermo da una settimana. È un altro giovane molto interessante, uno di quelli su cui conto. Lunedì dovrebbe riaggregarsi al gruppo. Secondo me è uno che potrebbe guadagnarsi una maglia da titolare importante”.