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Critiche al progetto

Impianto eolico davanti alla costa. La bocciatura di politica e categoria

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 27 ott 2020 14:07
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Dopo il parere positivo di Confindustria Romagna sull’impianto eolico, con le dovute valutazioni e confronti tra le parti, che potrebbe sorgere davanti alla costa riminese (vedi notizia) arrivano invece una serie di bocciature da associazioni economiche e politica. Il sindaco di Bellaria Giorgetti parla di “un progetto in cui incognite e possibili vantaggi superano i benefici“. Per il direttore provinciale di Confesercenti Pari è un “progetto devastante per l’orizzonte e per il turismo“. “Così com’è, va bocciato senza appello” dice la maggioranza di Misano.

Da Misano, la coalizione Scegli Misano, PD, Socialisti, MdP articolo 1

Nell’esprimere massima condivisione e apprezzamento per la posizione perentoria espressa dal Sindaco, valuteremo di assumere nei prossimi giorni tutte le iniziative politiche utili ad evitare la realizzazione di un’opera dannosa e poco diffusa, considerato che l’unico impianto simile è stato realizzato 10 anni fa al largo di Taranto, forse perché il raffronto costi/benefici non offre ancora garanzie certe. Iniziative politiche,come la promozione di un ordine del giorno in consiglio comunale e il coinvolgimento delle categorie economiche, essendo un tema non di destra o di sinistra, ma strategico per la nostra comunità. Oggi occorre individuare altri sistemi e tecnologie che guardino al futuro, come l’idrogeno o una produzione di energia diffusa, prodromica al raggiungimento degli obiettivi europei previsti dall’agenda 2030. Siamo tutti d’accordo nell’interesse del pianeta, ad individuare forme alternative di approvvigionamento energetico che ci affranchino da quelle fossili, ma in questo caso la tutela dell’ambiente in senso lato non è una variabile indipendente rispetto alla salvaguardia di un asset fondamentale come lo skyline marino che vediamo dalle nostre spiagge, che in un territorio a vocazione turistica come il nostro, significa anche economia, altrimenti il saldo non è mai zero. Per questi motivi, se il progetto non dovesse subire radicali modifiche, portando eventualmente i 51 pali, alti 125 metri con pale lunghe 81 metri, almeno a 30 km dalla costa, valutando altresì anche l’impatto acustico che pale e rotori produrrebbero, va bocciato senza appello. E’ un dovere civico salvaguardare un bene comune ed un interesse collettivo, come la bellezza ambientale.

Mirco Pari, direttore Confersercenti provinciale

“Sin dall’inizio ci siamo detti contrari al progetto dell’impianto eolico offshore al largo della costa riminese e abbiamo apprezzato la presa di posizione netta e decisa del sindaco Andrea Gnassi.

Quello del “parco” eolico è un progetto insensato a partire dal nome: che parco sarebbe mai una fila di piloni e di pale che tra l’altro rischierebbero di danneggiare anche le attività della pesca?
Si tratta di un progetto che non ha alcun aspetto positivo, figlio di un approccio ambientalista ormai datato che valuta solo il rapporto costi/benefici economici e non tiene in considerazione la tutela del paesaggio. Abbiamo già visto cosa è accaduto con i pannelli fotovoltaici che hanno invaso le colline e deturpato i panorami. Come ha giustamente affermato il sindaco Gnassi, ci sono altre tecnologie più avanzate e differenti soluzioni per produrre energia green.

Rimini e la sua riviera sono luoghi del turismo, e sulla rigenerazione e riqualificazione urbana stanno investendo importanti risorse. Rimini con il nuovo waterfront rivolge lo sguardo al mare e calibra interventi straordinari proprio su quell’orizzonte marino che per il nostro territorio rappresenta la principale fonte di reddito. E’ evidente l’incongruità fra un luogo del turismo attento alla qualità dell’ambiente che offre a residenti e ospiti, e un luogo di produzione dell’energia con 51 pale che devasterebbero il panorama.

Progetti come gli impianti eolici offshore dovrebbero essere oggetto di un piano di coordinamento a livello regionale e nazionale. Mi sorprende inoltre che le Soprintendenze, così attente ai dettagli quando esaminano gli interventi dei nostri operatori di spiaggia, non abbiano nulla da obiettare su un progetto che rischierebbe di rovinare irrimediabilmente una parte importante della nostra identità e del nostro territorio. Vogliamo mantenere il nostro orizzonte marino una “riga lunga e blu”, come diceva Tonino Guerra. Libero, limpido, e ispiratore del nostro destino”.

Il sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti

“Seguiamo con attenzione l’evolversi del dibattito attorno al Parco Eolico. Abbiamo sempre mantenuto una posizione rispettosa, anche nei tavoli a cui abbiamo preso parte, della voce in capitolo che spetta a quelle realtà costiere più direttamente coinvolte, per prossimità geografica, dal progetto. Ciò premesso, non ci sottraiamo al confronto in atto sul tema ed esprimiamo parere non favorevole nei confronti di un’opera in cui riteniamo le incognite e i possibili svantaggi maggiori dei benefici”, così oggi interviene il Sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti.

“Non una risposta alla posizione espressa ad esempio oggi da Confindustria, le cui argomentazioni riteniamo anzi apprezzabili laddove rendono merito all’importanza degli investimenti privati, portando inoltre all’attenzione il tema annoso delle importazioni di petrolio e gas. Tuttavia, riteniamo che l’impatto del Parco Eolico sul fronte ambientale, paesaggistico e nei confronti del comparto economico, pensiamo alla pesca e a tutta la marineria, possa essere troppo pesante. Anche la vicinanza a una costa già così antropizzata e dalla così forte vocazione turistica, non depone a favore del progetto. Deve essere una priorità la tutela patrimonio più importante, sotto tanti punti di vista, di cui disponiamo: il nostro mare, la vita che lo abita e la veduta che offre a chi ci sceglie per le proprie vacanze.”

“Proprio per questo, ben venga”, continua e conclude il Sindaco, “un dibattito franco e aperto. La posizione della nostra Amministrazione è quella di chi vede con favore la messa a disposizione di risorse pubbliche e di investimenti che ci consentano di guardare a un consumo sempre più consapevole, in primis del territorio, a promuovere una diffusa cultura del riuso e l’incentivo delle fonti rinnovabili.”