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la situazione negli ospedali

Covid, in Romagna 85 ricoveri ma "tendenza in aumento"

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 ott 2020 14:09 ~ ultimo agg. 19:41
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I ricoveri per coronavirus sono ancora sotto controllo, ma “la tendenza è in aumento”. A sostenerlo è la nuova direttrice dell’Ufficio di igiene pubblica dell’Ausl Romagna, Raffaella Angelini. Che ieri, nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Giuseppe Forlenza e aperto ai sindaci del territorio, ha fornito un quadro della situazione: “Attualmente all’ospedale di Rimini ci sono sei persone in terapia intensiva, 11 nell’intero territorio della Romagna, e circa una trentina di ricoverati (85 complessivi in Romagna)”.

La dirigente dell’Ausl ha sottolineato che “non è sufficiente vedere i numeri, perché occorre osservare anche la tendenza. E quest’ultima registra comunque un incremento”. Per la dottoressa Angelini, rispetto ai mesi di marzo e di aprile, nei quali la ricerca era esclusivamente incentrata sulla malattia conclamata, ora il focus comprende anche gli asintomatici con evidente computo di numeri elevati determinati sostanzialmente da due tipologie di fattori: il contatto avuto con persone positive e gli screening sempre più diffusi verso determinate realtà, come ad esempio le strutture per anziani. Infine sul versante scuola ha spiegato che a fronte di “un’apprensione con cui si era guardato all’apertura delle attività scolastiche, in realtà è stato accertato che nessun caso è stato originato all’interno delle strutture“. A breve, inoltre, sarà possibile per tutti i familiari – in senso ampio – degli studenti, poter accedere gratuitamente ai test sierologici che potranno essere effettuati nelle farmacie aderenti.

Al Comitato ha partecipato anche il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Mario Nanni, che ha confermato “il rigoroso rispetto organizzativo di tutti gli istituti, ma allo stesso tempo ha sottolineato la forte discrepanza tra la vita all’interno della scuola e quella all’esterno, avendo riscontrato come gli stessi ragazzi che in aula tengono comportamenti adeguati, frequentemente non sono altrettanto responsabili all’esterno”. Nanni ha rilevato come abbia inciso l’idea, inizialmente passata anche attraverso i media e ora introiettata dai giovani, di una malattia che non colpisce le fasce giovanili e che quand’anche accadesse le colpisce in forme lievi. Un ragionamento che, peraltro, non tiene conto della possibilità di contagiare un proprio caro proprio a causa di comportamenti imprudenti.

Per quanto riguarda i trasporti – con particolare riguardo a quelli che interessano le fasce di ingresso e di uscita dalla scuola – è stato segnalato un potenziale fronte di rischio determinato sia dagli assembramenti degli studenti in attesa dell’autobus sia dai comportamenti sconsiderati di alcuni ragazzi che non indossano la mascherina all’interno dei mezzi di trasporto pubblico. Al riguardo è stata rappresentata l’esigenza dei Comuni di Rimini, Riccione, Santarcangelo, Novafeltria e Morciano, nei quali sono presenti istituti della scuola secondaria superiore, di un incontro in cui possa esserci confronto anche con l’Ufficio Scolastico Provinciale, con Start Romagna e con l’AMR.

Il prefetto ha ricordato come “l’obiettivo di tutti non è quello di chiudere, ma di individuare gli eventuali focolai in modo da poter mirare gli interventi e contenerne il contagio. Per tale motivo occorre particolarmente insistere sul senso di responsabilità e sulla necessità di mantenere sempre vivo il richiamo al rispetto delle regole: mantenimento della distanza sociale, corretto uso della mascherina e frequente lavaggio delle mani”. E, ha aggiunto la dottoressa Angelini, scaricare l’app Immuni.