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Incontro con le regioni

Contagi in aumento, il Governo corre ai ripari. In arrivo una nuova stretta

In foto: il ministro Speranza
il ministro Speranza
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 17 ott 2020 11:18 ~ ultimo agg. 22:18
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Anche psicologicamente, il superamento ieri della soglia dei 10mila contagi ha dato una forte scossa alla politica. Le misure varate solo pochi giorni fa non sembrano più sufficienti ad arginare l’avanzata del virus e così è atteso tra domenica e lunedì un nuovo Dpcm anti-Covid. Nella notte a Palazzo Chigi si è svolto un lungo vertice notturno. Oggi l’incontro con le Regioni nel corso del quale il ministro Speranza ha spiegato che nel Dpcm ci sarà una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali: “interveniamo adesso con più forza sulle cose non essenziali – ha detto – per evitare di dover incidere domani sull’essenziale che per il governo è rappresentato da lavoro e scuola. Se decidiamo come governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro.L’ipotesi che si fa strada (ancora tutte da confermare) è quella di una sorta di coprifuoco dalle 22, orario in cui scatterebbe la chiusura di tutti i locali pubblici, ma senza arrivare a un nuovo lockdown come ha ribadito il premier Conte. Non si tratterebbe di un divieto assoluto di uscire (come invece accade in Francia dalle 21 alle 6) ma di una misura per ridurre la circolazione in orario serale e di conseguenza gli assembramenti nelle strade e nelle piazze. Altre ipotesi in campo: l’obbligatorietà dello smart working al 70%, una nuova stretta sugli sport di contatto con lo stop anche alle società dilettantistiche, alle palestre e alle piscine. In serata il Governo ha spiegato che parrucchieri e centri estetici non rientrano tra le attività che rischiano limitazioni mentre ha confermato un ragionamento in corso su piscine e palestre. Al momento invece rimarrebbe fuori dal nuovo decreto la chiusura delle scuole, anche se il Comitato tecnico scientifico raccomanda la didattica a distanza almeno per le scuole superiori. Sul piatto anche la proposta avanzata dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini di spalmare l’orario su mattina e pomeriggio per limitare gli affollamenti sui bus. Una posizione che le Regioni hanno portato oggi all’attenzione del Governo insieme a quella, in tema di piscine e palestre, di tutelare almeno le squadre che possono rispettare i nuovi protocolli.