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Ausl si scusa per i disagi

430 positivi diagnosticati in 9 giorni. Igiene Pubblica in difficoltà

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 ott 2020 15:08 ~ ultimo agg. 22 ott 13:26
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In provincia di Rimini si sta registrando in queste settimane una progressione di nuove positività da Covid con un trend che l’Ausl definisce “importante”. Circa 430 le diagnosi da lunedì 12 a martedì 20. La situazione epidemiologica, tranquillizza l’azienda, non è paragonabile a quella dei mesi della “prima ondata” poiché la maggior parte dei casi viene diagnosticata a seguito di una ricerca molto attenta dei casi da contatto (il cosiddetto contact tracing), vi sono numerosi asintomatici e la maggior parte di essi è gestibile a domicilio.

Contenuto, al momento, il numero di ricoverati e soprattutto di pazienti in terapia intensiva. La situazione sta però creando comprensibili difficoltà alla rete delle cure territoriali e in particolare al Servizio di Igiene pubblica di Rimini. Proprio quest’ultimo infatti si occupa della individuazione dei casi, dello svolgimento delle indagini epidemiologiche, del coordinamento nell’effettuazione dei tamponi, del successivo follow up dei pazienti e della dichiarazione di guarigione degli stessi.

Già nei mesi scorsi l’azienda sanitaria locale si era attivata per potenziare il servizio: a 48 infermieri che erano stati inseriti fino a giugno per l’effettuazione dei tamponi, in particolare drive trhrough, e per le indagini epidemiologiche, se ne sono aggiunti ulteriori 34 da agosto ad ora. Inserimenti graduali che hanno consentito di affrontare la situazione anche se non stanno mancando disagi e ritardi nell’effettuazione di alcune prestazioni, per i quali l’Ausl si scusa. L’azienda spiega che, con le risorse a disposizione, si cerca di far fronte prima agli adempimenti più urgenti, come le diagnosi e il contact tracing, in modo da limitare il diffondersi del contagio.

Il potenziamento del servizio però prosegue e si è concluso proprio oggi un concorso per assistenti sanitari da cui si potranno trarre ulteriori risorse. Nel frattempo l’azienda sanitaria sta dirottando tutte le risorse possibili da altri servizi verso l’Igiene pubblica per cercare di dare le risposte più puntuali possibili limitando i disagi. Infine l’Ausl rinnova l’appello alle persone in isolamento domiciliare a rispettare tale misura e a fornire la massima collaborazione agli operatori della Sanità pubblica che effettuano le indagini epidemiologiche al fine di individuare tutti i contatti a rischio e di limitare così il più possibile la diffusione dell’infezione.

Potenziato, con una unità in più, il personale delle Usca che garantisce gli interventi a domicilio per i pazienti seguiti in tale regime, entro la giornata di attivazione del servizio stesso o al massimo il mattino successivo.