Com’è noto l’estate 2020, fra le tante cose, sarà ricordata anche come periodo di riorganizzazione di tutto il sistema scolastico che, dopo la difficile chiusura del lockdown – e per la successiva riapertura dell’anno scolastico – ha dovuto rivedere tutti i protocolli didattici. Un cambio delle abitudini, che non si è limitato solo ad un cambio dei comportamenti personali di studenti, genitori e insegnanti, ma che ha toccato anche le strutture scolastiche, riviste dal punto di vista edilizio e delle attrezzature in uso.
E’ proprio in questo ambito, in cui il Comune di Rimini si è impegnato tanto al fine di restituire alla cittadinanza nuovi ambienti, che è intervenuta – nel suo piccolo – anche La Formica, coinvolta nei tanti spostamenti delle attrezzature che nei mesi scorsi si sono susseguiti in numerici plessi scolastici. Per adattare le aule e alcune porzioni di edifici scolastici alle nuove disposizioni ministeriali e alle nuove distanze ammesse, infatti il comune ha avuto la necessità di rimuovere tutte le attrezzature, per poi riposizionarle e adattarle alla nuove aule – riviste nella loro disposizione interna e in diversi casi allargate.
Un lavoro che ha riguardato oltre settanta plessi scolastici, che fanno capo al Comune di Rimini, di cui 50 scuole statali d’infanzia, primarie e secondarie e 27 tra nidi e scuole materne comunali. Tutte oggetto di un attenta progettazione finalizzata alla ripartenza e ad una riflessione condivisa dal punto di vista organizzativo e didattico, che il Comune ha fatto, anticipando di gran lunga i tempi e le direttive, arrivate poi successivamente con il “Piano scuola 2020-2021”.
Adeguamento di aule, spazi comuni, laboratori, spazi esterni per garantire il corretto distanziamento tra studenti e il rispetto delle norme nazionali di contrasto al covid. Per lo spostamento temporaneo del materiale di molte di queste scuole, è stata coinvolta anche la cooperativa riminese, che ha un settore dedicato esclusivamente ai traslochi con mezzi e attrezzature idonee a gestire questo tipo di servizi.
“Non è stato facile – ribadisce il direttore Ceban Octavian – in quanto questo coinvolgimento è avvenuto nel mese di agosto e, si sa, per noi questo è un momento molto delicato, in quanto la cooperativa ha le sue energie prevalentemente spostate verso il settore principale dell’azienda. Ciononostante siamo riusciti a dare una risposta veloce e positiva a tutte le richieste. Siamo stati chiamati in quel periodo per spostare banchi, mobili e attrezzatura per consentire i lavori di ristrutturazione in tante scuole, per poi dopo, riposizionare le cose secondo le nuove disposizioni anti Covid. Un obbligo e una necessità per cui siamo contenti e fieri di aver contribuito, che è servito alla riapertura delle nostre scuole, in cui, anche i nostri figli sono potuti ritornare, dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto.”
Emiliano Violante