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Inchiesta Tecnopolo e Acquarena, rinvio a giudizio per 18 indagati

il Tribunale di Rimini

Sono state rinviate a giudizio tutte le 18 persone indagate nell’inchiesta sugli appalti per il Tecnopolo e Acquarena di Rimini (opera, quest’ultima, ancora non realizzata per il fallimento della capogruppo del consorzio costruttore). Sono coinvolti anche alcuni dipendenti comunali. La decisione del gip del tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo, è arrivata nel pomeriggio, il processo partirà a marzo. Le ipotesi di reato vanno dalla truffa ai danni dello Stato al falso.

L’attività investigativa era partita nel 2015 da segnalazioni dell’ex assessore Roberto Biagini sull’attività del modenese Mirco Ragazzi come “facilitatore” presso gli uffici del Comune di Rimini nei quali avrebbe avuto un accesso troppo libero. A condurre l’inchiesta è stata la guardia di finanza di Rimini che ha raccolto un cospicuo materiale anche grazie a intercettazioni ambientali e telefoniche. La prima udienza del processo è stata fissata il 16 marzo 2021.

Tra i primi commenti, quello su Facebook del capogruppo della Lega Marzio Pecci che rivendica di avere avuto ragione nel chiedere conto al sindaco di quei comportamenti dei dipendenti e del cosiddetto ‘facilitatore’.