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Progetto Forese al centro

A Corpolò e Santa Giustina arrivano videosorveglianza e nuovi spazi

In foto: Santa Giustina
Santa Giustina
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 8 set 2020 13:26 ~ ultimo agg. 13:28
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E’ stato ribattezzato “Il forese al centro” il progetto della Polizia Locale di Rimini pensato per potenziare la qualità urbana di Corpolò e Santa Giustina, due zone che negli ultimi anni sono state interessate da una importante crescita residenziale. Manutenzione e videocamere sono alla base del progetto che ha un costo di circa 190mila euro (cofinanziato dalla Regione).

Nel dettaglio, a Corpolò è prevista l’installazione di un impianto di videosorveglianza dotato di almeno quattro telecamere in grado di coprire Piazza dei Bizzocchi e del parcheggio antistante, della Piazza del Tituccio e del parco pubblico di Via Gradizza. L’installazione dei dispositivi sarà accompagnata da un’adeguata cartellonistica, per sfruttare anche l’effetto deterrente. Oltre alla videosorveglianza, il progetto comprende un potenziamento dell’illuminazione pubblica, sia attraverso l’aggiunta di corpi illuminanti sia migliorando quella esistente, naturale e artificiale. Inoltre all’interno del parco pubblico di Via Gradizza saranno ridefinite le aree verdi e saranno creati spazi per attività ricreative e sportive e aree attrezzate con giochi per i bambini.

Stesso format anche per Santa Giustina: l’impianto di videosorveglianza – almeno tre telecamere – sarà installato a copertura della Piazza “Che” Guevara ed all’interno del Parco Gianni Rodari. Anche in questo caso è previsto un miglioramento dell’illuminazione pubblica della zona e la sistemazione del Parco Gianni Rodari. Si interverrà sulla vegetazione, con sfalci e una riorganizzazione che consenta di eliminare quelle aree nascoste e potenzialmente fonte di occultamento e di pericolo e saranno aggiunte attrezzature per l’attività sportiva e per i bambini.

Tra gli obiettivi dei due interventi, anche quello di stimolare le famiglie a fruire degli spazi pubblici del proprio quartiere, consolidando il senso di comunità.

Questo progetto è in scia con quanto già avviato in altre zone del territorio, penso ad esempio agli interventi di Comune e Regione a Sant’Aquilina e San Vito, proponendo una serie di azioni integrate che combinano il controllo per la sicurezza del territorio alla promozione della socializzazione tra i cittadini – commenta l’assessore Jamil SadegholvaadSul fronte specifico della videosorveglianza, attraverso questa operazione andiamo ad implementare il network di oltre cento telecamere di ultima generazione che già oggi monitorano il territorio e che rappresentano uno strumento tra i più efficaci per contrastare e prevenire i fenomeni di degrado urbano e illegalità. Ricordo che già un paio d’anni sono la rete di videosorveglianza è stata integrata con ulteriori 28 telecamere lungo la fascia collinare e sul lungomare, a copertura dei punti più sensibili del territorio. L’ampliamento del sistema di videosorveglianza è la base sui cui innescare processi di valorizzazione dei contesti urbani, che possano portare i cittadini a riappropriarsi delle loro piazze e dei loro parchi e sviluppare nuove reti di relazione e quindi di comunità”.