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Lungo dibattito in consiglio

Variante Paglierani. Via libera a Santarcangelo: supermercato, uffici, servizi

In foto: Filippo Sacchetti
Filippo Sacchetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 1 ago 2020 18:29 ~ ultimo agg. 18:34
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Via libera in consiglio comunale a Santarcangelo alla variante specifica al Piano Operativo Comunale 1 relativa all’ambito “Paglierani”. Ad illustrarla l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti. Riducendo la superficie edificabile rispetto al progetto approvato nel Poc1 la variante, per l’amministrazione, segna un primo passo nel processo di ammodernamento della rete commerciale che non è in contrasto, ma complementare alla tutela del centro commerciale naturale. Si tratta, ha detto in sostanza Sacchetti, di distribuire con maggiore equità un’offerta a disposizione di tutti i santarcangiolesi, visto che per quanto riguarda la spesa alimentare i dati evidenziano un elevato ricorso ai supermercati di altri Comuni. Le superfici medio-piccole di vendita previste dal Psc erano 11, mentre nel Poc sono state ridotte a 2 più l’ampliamento di una struttura già esistente, scegliendo in accordo con le proprietà aree che necessitano di essere riqualificate. L’ambito “Paglierani”, ad esempio, rientra nella progettualità sulla via Emilia, asse viario importante che rappresenta anche una frattura del tessuto urbano, che sarà “ricucito” con la realizzazione per stralci di un’unica pista ciclabile dal confine con Rimini a quello con Savignano. L’ex stabilimento Paglierani verrà demolito e sostituito da una superficie edificata pari a un terzo dell’esistente, dove verrà realizzato un supermercato di massimo 1.500 metri quadrati, oltre a 1.000 mq destinati a uffici, ambulatori e servizi alla persona, senza ulteriori superfici commerciali: la variante riduce infatti di 1.200 mq i 5.500 mq complessivi previsti dal Poc1 per questa funzione. Una nuova via migliorerà i collegamenti interni della zona, mentre per quanto riguarda la destinazione residenziale si modifica la previsione iniziale, che prevedeva la cessione al pubblico di un’area pari a 2/3 per la realizzazione di edilizia residenziale sociale e 1/3 di residenziale privato. Dettagliate in un progetto operativo, queste previsioni sono risultate inapplicabili, ha spiegato Sacchetti, quindi rispetto ai 2.400 mq complessivi previsti inizialmente si è passati a 1.500 mq di residenziale privato, mentre il pubblico rinuncia all’Ers. Come contropartita, oltre a realizzare un tratto di circa 1 km della ciclabile sulla via Emilia – da via Bornaccino a via Piadina – il privato attuatore si farà carico anche di un tratto di ciclabile della medesima lunghezza sul tracciato della ex ferrovia Santarcangelo-Urbino, per 2 km totali di piste ciclabili. Questo tratto collegherà la via Emilia all’incrocio con via Europa e sarà realizzato dentro una fascia ampia di 20 m di terreno demaniale con un’importante riqualificazione. La variante è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza (Partito Democratico, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo) e l’astensione dell’opposizione (Un Bene in Comune, consiglieri Stanchini e Serra del gruppo Lega Salvini Premier Romagna), ad eccezione del capogruppo Fiori (Lega Salvini Premier Romagna) che ha votato contro.

Il consigliere Patrick Wild di PenSa-Una Mano per Santarcangelo evidenzia la sensibile diminuzione dei volumi edificatori. “La rinuncia all’ERS, per ragioni tecniche e di sostenibilità economica – aggiunge – è mitigata dalla disponibilità di terreni di altre aree da destinare al medesimo utilizzo e dalla “contropartita” in termini di contributo di sostenibilità, ovvero il tratto di pista ciclabile sulla ex ferrovia. Un’opera dal nostro punto di vista non  prioritaria rispetto al completamento dell’esistente, ma comunque funzionale a  incentivare la mobilità sostenibile“.

Premetto che una variante che riduce la cubatura e che porta lavoro in un momento di tracollo economico del paese ci trova favorevoli alla sua realizzazione” commenta il gruppo consigliare di minoranza Un Bene in Comune. “Siamo, però, perplessi rispetto alla scelta fatta nel cuore della città (perché non San Michele e la rigenerazione di Unicem e della “vecchia ferrovia” Santarcangelo-Urbino?). E’ vero che Santarcangelo ha bisogno di un Supermercato. Quelli attuali sono di “piccole-medie” dimensioni e quindi con prezzi così alti che spingono i cittadini a migrare e far spesa altrove.
Pertanto, secondo logica, le famiglie si aspetterebbero un “grande” supermercato. No! Non è così, perché avrà la stessa cubatura di IN-COOP che si trova a 300 metri da “Pagliarani”. Di uguale cubatura sarà il supermercato di “Adriauto”. Quindi, rischiamo di avere supermercati fotocopia non superiori a quelli esistenti e, soprattutto, con gli stessi prezzi. Perche?
Questo resta un punto molto oscuro del progetto e oggetto di tante interpretazioni che affido alla libertà speculativa dei cittadini che ascoltano, vedono e giudicano.
Inoltre, proprio di fronte a “Pagliarani”, sorgerà un Polo Scolastico di 8.000 mq.
L’impatto ambientale ci preoccupa. Abbiamo già perso lo Sky-Line di Santarcagelo grazie ad Amazon senza ancora investire gli oneri di urbanizzazione nella rotonda mai vista (sic!).
Ora, sforzatevi di immaginare quali siano i vantaggi per i cittadini! Nella stessa zona della variante sorge In-Coop, Amazon a cui si aggiungerà il Supermercato e il Polo Scolastico di 8.000 mq. La città sarà imprigionata dal traffico alla faccia degli slogan ambientalisti e della slow-city! E, infine, dove finiranno gli oneri di urbanizzazione destinati al verde e ai parcheggi? Faranno la stessa fine degli oneri di urbanizzazione di Amazon? Nella variante in discussione, grazie alla riduzione della cubatura attuale imposta dalla legge regionale, è inserito anche un progetto residenziale, ma non convenzionato né a scopo sociale in favore, ad esempio, delle giovani coppie. E ancora, è prevista una quota destinata al terziario che, ci auguriamo, possa tener conto dell’esistente rispetto alle scelte che si faranno. E da ultimo, che fine farà il tratto della vecchia ferrovia “Santarcangelo-Urbino” inserita nel progetto, ma senza chiarire se verrà recuperata a pieno o inglobata?”
Un Bene in Comune attacca “i movimenti politici entrati in maggioranza per migliorare la qualità di vita dei cittadini sono organici ad una cultura relativista che si esprime in un linguaggio politically-correct, ma poi presta il fianco a decisioni che minacciano ulteriormente la qualità ambientale senza rendere in cambio nessun vantaggio ai cittadini“.  “Nonostante questo – conclude –, per il momento storico che stiamo vivendo, abbiamo dato il minimo credito alla variante astenendoci al momento del voto, proprio per favorire il lavoro e la ripresa economica della città. Ovviamente ci riserveremo, nei prossimi 60 giorni, di portare le nostre osservazioni al progetto in particolare per correggere la viabilità e l’ingresso all’area “Pagliarani”.