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sarà il caos

Stretta discoteche. Indino (SILB): "adesso basta!"

In foto: Gianni Indino - silb
Gianni Indino - silb
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 14 ago 2020 18:23 ~ ultimo agg. 16 apr 15:14
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Sull’ordinanza dell’Emilia Romagna (vedi Notizia) è arrivata la reazione del sindacato dei locali da ballo: “Adesso basta, non ci stiamo più! – tuona Gianni Indino, presidente del SILB dell’Emilia Romagna – ci siamo stancati di essere considerati la causa di tutti i mali.
Indino si dice “molto dispiaciuto e allo stesso tempo molto preoccupato, per una decisione che arriva a poche ore dalla sua entrata in vigore e che metterà in seria difficoltà non solo i gestori dei locali, ma l’intero territorio perché – dice – I ragazzi sulla Riviera ci sono già e sono tanti. I biglietti per i locali da ballo per la serata di Ferragosto sono già stati acquistati in prevendita on-line e i ragazzi non torneranno a casa ordinatamente domani mattina. Indino si chiede anche come faranno a gestire queste situazioni senza creare il caos.
Abbiamo lavorato tanto per rimettere in carreggiata questa difficile stagione – conclude Indino – facendo leva sulla nostra capacità imprenditoriale per contribuire a restituire un’immagine positiva del territorio e adesso la politica ci pone sulla testa questa spada a poche ore dal Ferragosto.

La nota integrale:

“Adesso basta, non ci stiamo più! Non possiamo essere sempre noi la vittima sacrificale. Serviva uno scalpo da esporre all’opinione pubblica – tuona Gianni Indino, presidente del SILB dell’Emilia Romagna -, serviva una vittima sacrificale da consegnare ai benpensanti? Ecco, adesso l’avete. Ma non ci stiamo più: ci siamo stancati di essere considerati la causa di tutti i mali.
Non nascondo il profondo dispiacere per l’Ordinanza della Regione Emilia Romagna che da domani 15 agosto imporrà di fare entrare nei locali da ballo del nostro territorio il 50% delle persone rispetto alla capienza, con chiusura immediata del locale in caso di inosservanza e mascherine obbligatorie anche all’aperto.

Sono molto dispiaciuto e allo stesso tempo molto preoccupato, per una decisione che arriva a poche ore dalla sua entrata in vigore e che metterà in seria difficoltà non solo i gestori dei locali, ma l’intero territorio.

I ragazzi sulla Riviera ci sono già e sono tanti. I biglietti per i locali da ballo per la serata di Ferragosto sono già stati acquistati in prevendita on-line. Forse la politica pensa che con questa Ordinanza i ragazzi torneranno a casa ordinatamente domani mattina? Invece si presenteranno comunque in discoteca sperando di essere i fortunati ad essere ammessi alle feste. Come faremo a gestire queste situazioni? Come faremo a fare entrare solo la metà delle persone senza creare il caos? E poi, i ragazzi che resteranno fuori, dove andranno a passare la nottata? Nei parchi, in spiaggia, nelle piazze, alle feste abusive? E chi li controllerà? Le forze dell’ordine dovranno anche presidiare il resto territorio per scovare i delinquenti veri. Magari si chiamerà l’esercito, così daremo una bella immagine del territorio.

Sono settimane che l’opinione pubblica cerca un capro espiatorio, il posto dove si annidano tutti i mali. Ed ecco la discoteca, come sempre pronta all’uso: se i ragazzi si drogano è perché sono andati in discoteca, se bevono è perché sono andati in discoteca, se sono maleducati è perché frequentano la discoteca. Ci mancava solo di essere tacciati di essere degli untori, ancora una volta senza motivi reali. A Rimini, per esempio, negli ultimi giorni i nuovi contagi sono sempre stati a una cifra, quasi tutti da screening programmati e nessuno, dati alla mano, è stato contagiato in discoteca. Ma questo a chi importa? Pare non importare a nessuno.
Abbiamo lavorato tanto per rimettere in carreggiata questa difficile stagione – conclude Indino – facendo leva sulla nostra capacità imprenditoriale. Nessuno avrebbe scommesso un euro su una stagione a questi livelli in cui si fosse riuscito a contenere le perdite. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla caparbietà e alla volontà degli imprenditori di questo territorio, che siano essi albergatori, ristoratori, bagnini, commercianti chi più ne ha più ne metta. Tutti abbiamo contribuito a restituire un’immagine positiva e favorevole del nostro territorio e adesso la politica ci pone sulla testa questa spada a poche ore dal Ferragosto. Una decisione che rischia di essere più difficile da gestire rispetto a quello che avevamo previsto. È questo che si voleva ed è stato fatto, ma dubito che porterà i frutti sperati”.