Indietro
menu
incontro aperto

Scuola Repubblica: nuova o ristrutturata? A Cattolica si apre confronto

In foto: un momento dell'incontro
un momento dell'incontro
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 7 ago 2020 10:19
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Quale futuro per la scuola primaria Repubblica di Cattolica? Due le ipotesi sul tavolo che sono state discusse ieri mattina in un incontro al centro Polivalente tra amministrazione comunale, tecnici, dirigente e personale scolastico, cittadini: la costruzione ex novo o la ristrutturazione dell’edificio esistente. Alla base di tutto l’obiettivo di raggiungere la maggiore performance di sicurezza sismica, di efficientamento energetico, valutare i costi ed i tempi di intervento, limitare il più possibile i disagi all’utenza scolastica. Al momento a disposizione risorse per 2,4 milioni.

L’ipotesi di ricostruzione, ha spiegato il dirigente Gaddi,  riguarda al momento un’area a monte dalla ferrovia, nelle vicinanze del Vgs e dello Stadio, adiacente a via Carlo Alberto della Chiesa. Si tratta di circa 13mila metri quadri con la disponibilità del limitrofo parcheggio di Piazza Togliatti. Costo stimato 5 milioni di euro. “Punti fermi che mi son sentito di richiedere – ha aggiunto il sindaco Mariano Gennarisono la realizzazione di una scuola che metta al centro sicurezza e qualità degli spazi dal punto di vista educativo, oltre ad disporre di una mensa interna, di una palestra in grado di dare risposte anche alle associazioni sportive cattolichine, avere tutti i laboratori necessari alla didattica, informatica, lingue straniere, laboratorio all’immagine, ed anche una zona verde che dia la possibilità di realizzare degli orti didattici. Poi abbiamo raccolto delle suggestioni parlando con la Dirigente Scolastica, come quelle di immaginare una “scuola senza zaino” per sgravare i nostri ragazzi da questo peso giornaliero”.

L’ipotesi di riqualificazione dell’edificio esistente, parte da una premessa: non si riuscirebbe a raggiungere la sicurezza sismica ottenibile con la costruzione di un edificio nuovo, che conta un deficit strutturale, essendo stata costruita prima del 1983. Già lo scorso anno si è effettuato un intervento manutentivo sui pilastri del piano interrato, volti a consolidare i copriferri ed i ferri di armatura. I lavori, ha spiegato l’ingegnere Cevoli, richiederebbero di riportare a “nudo” la struttura ed intervenire con pareti in cemento armato nuove. Ingrossare le travi e rinforzare i solai. Costo: poco più di 5 milioni.

Alla presentazione delle due possibilità è seguito in dibattito acceso: tra i temi di riflessione proposti, quello di “sguarnire” il centro della città di un istituto scolastico, quello delle tempistiche di intervento e dei costi, il reperimento di fondi regionali e/o comunitari. L’incontro si è concluso con la prospettiva di un nuovo prossimo aggiornamento in vista della riapertura del nuovo anno prevista per il 14 settembre.