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Le raccomandazioni

Scuola, il documento dell'ISS: come gestire casi e focolai

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 ago 2020 16:52 ~ ultimo agg. 22 ago 11:17
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È ufficiale il documento (di taglio operativo) con le indicazioni per la gestione dei focolai di coronavirus nelle scuole. A metterlo a punto Istituto Superiore della Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna. Tra le raccomandazioni ci sono quelle di identificare un referente scolastico per il Covid-19 adeguatamente formato, tenere un registro degli eventuali contatti tra alunni e/o personale di classi diverse, richiedere la collaborazione dei genitori per misurare ogni giorno la temperatura del bambino e segnalare eventuali assenze per motivi di salute riconducibili al Covid-19. Nel caso in cui un alunno o un operatore risultino casi sospetti o positivi “ad essere attivati saranno il referente scolastico, i genitori, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale e il dipartimento di Prevenzione“.

L’alunno con sintomatologia sospetta a scuola deve essere isolato in un’area apposita e assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica. I genitori devono essere immediatamente allertati e, una volta a casa, dovranno contattare il pediatra o il medico di famiglia che deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del tampone.

In caso di test positivo saranno eseguite “indagini sull’identificazione dei contatti e il Ddp competente valuterà le misure più appropriate da adottare tra le quali, quando necessario, la quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto. La scuola in ogni caso deve effettuare una sanificazione straordinaria. Fra i compiti degli istituti anche il monitoraggio delle assenze, indice di una diffusione del virus e che potrebbero necessitare di una indagine mirata da parte del DdP“.

Il documento con le raccomandazioni sottolinea la difficoltà, al momento, di stimare quanto la riapertura delle scuole possa incidere su una ripresa della circolazione del virus in Italia.