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Il giovane morto in incidente

Palloncini in cielo per l'ultimo saluto a Nicola

In foto: i palloncini (@newsrimini.it)
i palloncini (@newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 25 ago 2020 13:13 ~ ultimo agg. 26 ago 12:40
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Oggi la chiesa della Riconciliazione di via della Fiera a Rimini non è riuscita a contenere tutte le persone che hanno voluto salutare Nicola Salgado, il 22enne deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso in un incidente con la sua moto in centro a Rimini. Molte persone hanno seguito la celebrazione dal piazzale della chiesa, dove è stato diffuso l’audio dall’interno. La celebrazione è stata presideduta dal parroco don Paolo Lelli. L’omelia è stata affidata a don Concetto Reveruzzi, che è stato professore di Religione di Nicola al “Valturio”.

Al termine, il commosso ricordo da parte degli amici di Nicola e dei suoi affetti. All’uscita, lunghi applausi e palloncini bianchi che sono stati liberati in cielo.  Nicola aveva tantissimi amici e chi lo ha conosciuto è stato conquistato dal suo sorriso e dalla sua energia contagiosa.Aveva frequentato l’Istituto Valturio, aveva giocato in diverse squadre di calcio dilettantistiche locali e lavorava al ristorante Casina del Bosco di Marina Centro.

Dopo avere citato dei messaggi che hanno ricordato in questi giorni Nicola, a partire da quello degli amici della Casina del Bosco, don Concetto nell’omelia ha chiesto: “Siamo qui forse per fare emergere quelle domande piene di rabbia , che vi fanno male e ci fanno stare male : “Perché ? Perché morire a 22 anni ,nel pieno e nel fiore della vita? Perché quella fatalità di giovedì notte ? Perché un ragazzo pieno di vitalità , di entusiasmo , passione , di sogni è stato strappato alla vita ? Perche ? Domande legittime e umanamente comprensibili che Gesù ha fatto proprie gridando sulla croce , “ Dio mio perché mi hai abbandonato?”
“Ma ora noi – ha proseguito – per rispetto verso Nicola, il suo sorriso , la sua solarità e la sua gioia di vivere non vogliamo lasciarci intristire , schiacciare da queste domande.
Allora siamo qui forse per consolare , incoraggiare e dare una pacca sulla spalla ai genitori, ai parenti e a chi più soffre per la morte fisica di Nicola?
Ma quali parole e che cosa possiamo mai provare a dire per riempire un dolore così immenso , disumano quale la morte di un figlio ?
Non siamo qui nemmeno per esaltare e celebrare un ragazzo , certo ricco e pieno di tanti doni , ma come tutti noi , come ogni ragazzo anche lui con le sue fragilità ,difetti ,paure, limiti e smarrimenti !
Noi siamo qui per lasciarci illuminare dal Signore della cita, da Gesù risorto che ha vinto per sempre la morte  e che attraverso Nicola ci rivela oggi più che mai il dono di una vita bella , realizzata , riuscita , vissuta in pienezza come un vero figlio di Dio”.

“Nick – ha ricordato don Concetto – aveva il cuore buono , generoso : lui cercava sempre ( anche se pure lui aveva i suoi problemi !) col sorriso , con la battuta , con la leggerezza , con la solarità , con il suo darsi di immettere Gioia e positività !
Nicola tu sei stato un Segno , un dono per tutti noi, il nostro mondo , la nostra città : sempre più chiusi , seriosi e presi dai nostri problemi , occupazioni e preoccupazioni ; nel tempo di pandemia dove il distanziamento crea sempre più i distanziamenti dei cuori !
Nicola insegnaci tu la Gioia del cuore buono: ai tuoi amici giovani ma anche a noi adulti per quando siamo tentati di “ fare capanno “: aiutaci col tuo sorriso , o tuoi occhi vivaci a reagire uscendo da noi stessi per Donare e donarci !

Nicola tu che sapevi dare del tu al pallone sui campi di calcio , con la tua classe , come i grandi registi argentini ( Maradona, Messi …) insegna anche noi ad essere fantasiosi,estrosi , gioiosi nel saper vivere ogni nostra giornata con passione , Gioia ed Amore !
Per concludere la partita della nostra vita vittoriosi mentre ci dici con la tua voce squillante , insieme all’angelo: “ Non abbiate paura e non cercate Gesù e neanche me tra i morti perché io sono risorto con il mio Amico Gesù perché non è la morte , il dolore , la tristezza l’ultima parola ma l’ampre la vita e la gioia !