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"Lievitano i costi"

Museo alla ex Fornace. I dubbi di Riccione Civica

In foto: Andrea Delbianco
Andrea Delbianco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 5 ago 2020 17:13 ~ ultimo agg. 17:14
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Nonostante l’annuncio da parte dell’amministrazione dell’approvazione del progetto per il Museo alla ex Fornace (vedi notizia), Riccione Civica avanza nuove perplessità. “Ancora fumo e niente trasparenza” si legge in una nota in cui la forza di minoranza punta il dito sull’esborso economico: “l’unica certezza è che lievitano i costi in modo consistente per la città”.

La nota di Riccione Civica firmata dal coord. Andrea Delbianco

Del museo alla ex “Fornace” se ne parla da quando si è insediata la Giunta Tosi, per chi non lo sapesse sono stati già spesi ben 350.000 € per la progettazione relativa di un’opera che sarebbe dovuta costare circa 3,6 milioni di € complessivi. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione, 1 milione lo avrebbero dovuto finanziare attraverso contributi della Regione ma oggi la cosa più eclatante è che in un paio di anni (non si sa come….) i costi pare siano lievitati di un 20% circa ancora prima di partire fino alla di 4.300.000 €. Ed ancora come si fa a parlare di trasparenza se non si spiega come sarà eventualmente finanziato? In data 4 agosto sul sito del comune ed oggi confermato a mezzo stampa abbiamo appreso che il progetto è stato approvato in “linea tecnica” e che tradotto dal gergo tecnico/amministrativo vuol dire che non ha un finanziamento approvato ed immediato. Altro elemento fumoso sono i tempi, già sono state concesse proroghe per mantenere il finanziamento e l’ultima scadeva alle fine del 2020 con il termine dei lavori. Quindi o è stata concessa una terza proroga o del tutto evidente che il finanziamento verrà perso è tutta l’operazione sarà a carico del Comune, salvo chiarimenti che al momento non sono stati resi noti. Al di là delle legittime questioni tecniche ed economiche di cui sopra, quello che ha lasciato “molto perplessi” noi di Riccione Civica è il fatto che di questa opera si sente parlare da anni ma non vi è stata mai una presentazione esaustiva alla città indispensabile a definire con la città la reale l’utilità che ne potrebbe trarre Riccione di quest’opera. Investimento pubblico che a questo nel tempo sta diventando in questa fase storica “ingombrante” con i costi che sono lievitati in modo sensibile ancora prima di partire
Cari riccionesi ci sembra di assistere all’inizio di un classico film da “Prima Repubblica”. Siamo veramente sicuri che in quel luogo “armato” da una struttura fissa adibita a museo del territorio sia davvero una priorità strategica? Perché non è mai stata coinvolta la città in un dibattito pubblico per chiedere ai cittadini quale potesse essere la migliore destinazione?
Negli ultimi anni quell’area di indiscusso fascino e dal sapore tipico dell’ ”archeologia industriale” è stata sede e scenario efficace ed apprezzato di varie manifestazioni, momenti di aggregazione e concerti. Vanta una posizione logistica strategica ed è raggiungibile in modo sicuro e veloce sia dal centro che da Riccione Paese in pochi minuti a piedi o in bicicletta. Nel caso di eventi di maggiore attrazione vanta già una sua discreta disposizione di parcheggi, elemento quest’ultimo assolutamente non trascurabile. Per Riccione Civica, viste le considerazioni di cui sopra sarà fondamentale procedere appena possibile ad un confronto in consiglio comunale e nelle sedi opportune per poter approfondire e relazionare alla città i dettagli di quest’opera. Dopo questa stagione assolutamente eccezionale che sicuramente impatterà sulle finanze comunali in modo significativo, a nostro giudizio si dovrà procedere ad una doverosa rielaborazione delle priorità nella pianificazione degli investimenti pubblici, soprattutto quando sono di importo così rilevante.