"Abbiamo messo al centro la città, non gli orti di partiti e movimenti". Il commento del sindaco
“Uno spunto di lavoro, non un giudizio”. Definisce così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi il Governance Poll 2020 del Sole 24Ore che lo ha incoronato sindaco più amato dei Comuni capoluogo in Emilia Romagna (vedi notizia). Un giudizio che però fa piacere al sindaco e che gli dà l’occasione per fare un bilancio di quanto fatto, mettendo in fila i cambiamenti apportati alla città. Tra i quali cita: fogne, teatro, cultura, mobilità, parco del mare, nuove scuole, stazione, città diffusa, nuova mobilità.
Un’occasione, quella della pubblicazione della prestigiosa classifica del Sole 24Ore, anche per segnare una distanza tra le sensazioni di oggi e quelle di ieri, quando il lavoro era cominciato da poco.
“Io credo che alla fine quello che conta siano il lavoro e i risultati tangibili che la comunità può toccare ogni giorno. All’inizio del mio mandato da sindaco, nel 2011, eravamo nel pieno di una crisi economica e di sistema”. I temi sul piatto in primo piano erano allora, ricorda il primo cittadino, il consumo del territorio, il sistema fognario, il fallimento delle banche. “Siamo stati i primi due anni letteralmente in un bunker: pianificare, programmare il cambiamento dell’hardware (mobilità, sistema fognario, culturale, scolastico) e del software”. E ancora: “Se si fosse votato nei primi due anni mi avrebbero i”impalato nel pennone più alto. Poi la programmazione, i progetti, i cantieri, poi – se mi si permette anche l’ostinazione mia e della giunta , una coalizione che ha messo al centro la città e non gli orti di partiti e movimenti”.