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dal Miur 750mila euro

Gazebo, container, uso spazi comuni. Le scuole superiori si preparano per settembre

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 8 lug 2020 13:19 ~ ultimo agg. 16:53
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Recupero di spazi inutilizzati, demolizione di muri, sostituzione di infissi ma e anche l’acquisto di container e gazebo. Sono alcune delle richieste che stanno arrivando alla provincia dai dirigenti delle 13 scuole superiori del territorio, per farsi trovare pronte il 14 settembre a ripartire in sicurezza. Il Miur ha messo a disposizione del territorio 750mila euro per gli interventi.

La situazione delle 13 scuole è diversificata ma la priorità condivisa è quella di convertire tutti gli spazi agibili in aule scolastiche, sacrificando, dove necessario, aree comuni e anche laboratori. Le richieste riguardano l’allargamento di alcuni spazi con la demolizione dei tramezzi, il recupero di luoghi inutilizzati come ex case di custodi. Nel caso di strutture con ridotti spazi comuni le scuole hanno chiesto l’autorizzazione a posizionare gazebo esterni per la ricreazione. Richieste più impegnative riguardano la sostituzione di infissi ad anta con scorrevoli, visto il necessario riposizionamento dei banchi, l’acquisto di piccoli container e la realizzazione di spazi sportivi esterni, dovendo limitare l’uso delle palestre ad una classe per volta. A ciò si aggiunge l’acquisto di arredi scolastici che rispettino le misure di sicurezza e di dispositivi di protezione e il potenziamento di supporti tecnologici: lavagne interattive e tablet.

Le scuole superiori sono dislocate in 33 edifici, tra plessi, succursali e segreterie. Nell’anno scolastico appena concluso gli studenti, compresi i corsi serali erano 14.968, da settembre ci si attende un incremento di circa 150 ragazzi, oltrepassando così la soglia del 15mila ragazzi. Dal mese di aprile ente provinciale e dirigenti si stanno confrontano sulle modalità di ripartenza e negli ultimi giorni, finiti gli esami di maturità i presidi si stanno dedicando alla ricognizione degli spazi, per avviare l’anno scolastico in presenza. Imprescindibile, però, anche puntare su una connettività efficace, nel caso di recrudescenza del virus e ritorno alla didattica a distanza. La Provincia sta coordinando l’intervento regionale affidato a Lepida, per avere tutti gli edifici scolastici connessi in fibra per l’avvio del nuovo anno scolastico.

Il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi ha riunito lo staff tecnico per fare il punto sullo stato dei preparativi, quest’anno necessariamente tarati sulle misure di sicurezza anticovid.

Per il 14 settembre avremo scuole a prova di Covid. E’ almeno dal mese di aprile – spiega Santiche ci confrontiamo con il sistema scolastico locale, e sempre in stretto contatto con la Regione Emilia-Romagna, in previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico. Abbiamo cercato di precorrere i tempi ipotizzando già allora con i dirigenti scolastici scenari di diverso impatto della pandemia per accelerare i tempi delle decisioni successive ed evitare ritardi. Gli interventi che, in stretta collaborazione con i dirigenti scolastici, stiamo attuando per farci trovare pronti il 14 settembre vanno dalla rimodulazione degli spazi per rientrare negli standard dell’emergenza covid a quelli, come sugli infissi, per la messa in sicurezza delle aperture connesse al necessario riposizionamento dei banchi, dalla realizzazione di gazebo esterni al rinnovo degli arredi fino all’esecuzione dei lavori necessari per avere tutti gli edifici scolastici connessi in fibra. Le risorse che il MIUR mette a disposizione per interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria per la Provincia di Rimini, che forte del lavoro svolto con le scuole appena uscito l’avviso ha subito fatto richiesta, ammonteranno complessivamente a circa 750 mila euro con vincoli di utilizzo in termini di tipologia di intervento e di tempi.