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Gnassi, Morrone e Raffaelli

Dietro front su emendamento pertinenziali, tutti furiosi

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 lug 2020 19:22 ~ ultimo agg. 8 lug 16:01
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Un dietro front da parte della maggioranza parlamentare sull’emendamento per il riequilibrio dei canoni pertinenziali che fa infuriare sia i parlamentari leghisti Morrone e Raffaelli che il sindaco Gnassi. La ragione starebbe in questioni di copertura: dalla Ragioneria dello Stato è arrivata una bocciatura che rappresenta una doccia fredda per le imprese che in questi giorni avevano salutato con soddisfazione l’emendamento.

“Dare fiducia a questo Governo è impossibile – commentano Jacopo Morrone ed Elena RaffaelliSiamo increduli di fronte al dietro front della maggioranza sull’annosa vicenda dei ‘concessionari pertinenziali’, con la decisione di abrogare i commi che avrebbero dato finalmente una risposta a tante imprese famigliari e a migliaia di lavoratori. Non abbiamo parole di fronte alla maggioranza di governo che prima ha illuso queste persone per poi farle ripiombare nella disperazione, adducendo, tra l’altro, come sembra, ragioni infondate di mancanza di coperture economiche. Ma questa volta non passa. Dovranno chiarire quali siano le vere motivazioni di questo clamoroso passo falso, segno di debolezza, confusione e, soprattutto, di incompetenza. E’ evidente che il Paese con questo Governo va allo sfascio, prima li mandiamo a casa meglio sarà per tutti”.

Duro anche il commento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “Da una parte annunciano bazooka economici e miliardi di euro per sostenere turismo e economia colpite al cuore dalla pandemia. Dall’altra parte, si procede con ‘bombardamenti chirurgici’ reali, per colpire e affossare un intero settore in bilico da 13 anni, quello dei pertinenziali. È purtroppo cronaca di questi minuti, cronaca parlamentare con la Ragioneria dello Stato che boccia senza appello l’emendamento approvato da tutte le forze politiche solo venerdì scorso in commissione bilancio. Non è solo una figuraccia, non è solo una vergogna. È il segno di un disinteresse totale nei confronti di 300 imprese, migliaia di lavoratori, e interi comuni che si trovano alle prese con aree dismesse e abbandonate, quando al contrario potrebbero sbloccarsi a beneficio della competitività dei territori costieri del Paese. È uno schiaffo a imprenditori, lavoratori, sindaci, Anci che avevano scritto e proposto l’emendamento, e uno sfregio verso i parlamentari di ogni schieramento che solo 4 giorni fa lo avevano votato. Addirittura non è stata concessa neanche la proroga a ‘congelare’ i canoni, almeno per il tempo di riprendere la cosa. Bocciatura e basta. Un devastante blitz al solo scopo di distruggere imprese e occupazione. Altro che mani tese, altro che recovery fund. Le problematiche di copertura finanziaria che parrebbe siano state invocate per non mandare avanti gli emendamenti sono assurde, considerato che gli importi mantenuti a residuo sul bilancio dello Stato non ci sono, al contrario di contenziosi vinti dagli stessi concessionari. Qui si da di fatto il colpo di grazia a chi anni fa è stato già messo nelle condizioni di non poter pagare un canone decuplicato dalla sera alla mattina e che ha già portato sull’orlo del fallimento tanti. Che in 55 miliardi di euro di manovra di rilancio non si trovino di fatto pochissime risorse a fronte del fatto che i pertinenziali avrebbero pagato una ( giusta ) parte, crea un danno irreparabile .

Io credo e spero che le prossime ore portino ordine in questo provvedimento privo di qualsiasi razionalità. Chiedo ai parlamentari tutti di insistere nel convincere della necessità dell’emendamento”.