Dopo alcuni anni di esubero nelle candidature per diventare insegnanti di religione, si registra nella diocesi di Rimini un netto calo di persone qualificate per questo particolare insegnamento. “La situazione – scrivono in una lettera indirizzata ai sacerdoti Laura Colonna, responsabile dell’Ufficio diocesano Scuola e Natalino Valentini, direttore dell’ISSR Marvelli – rischia di diventare sempre più preoccupante, soprattutto nelle scuole dell’Infanzia e nelle primarie e già dai prossimi 2-3 anni, anche a causa dell’avvicendamento naturale della forza lavoro, rischiamo di non poter corrispondere al fabbisogno di insegnanti qualificati”.
Colonna e Valentini poi ricordano i requisiti accademici per candidarsi al ruolo previsti dalle attuali normative concordate da Stato e Cei (2012): laurea triennale in scienze religiose e biennio di specializzazione (magistrale) nell’indirizzo pedagogico-didattico, con tirocinio formativo. Formazione garantita a Rimini dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose Marvelli, tra i 42 presenti attualmente in Italia. C’è poi da valutare l’idoneità dal punto di vista ecclesiale.
“Già oggi, ma soprattutto nei prossimi 3-4 anni avremo sempre più bisogno – scrivono – di selezionare docenti qualificati e motivati, fortemente radicati nell’esperienza di fede cristiana, in grado di svolgere questo delicato servizio educativo. Un ruolo sempre più delicato e complesso nell’attuale contesto culturale, religioso e sociale“.
Da qui l’invito ai sacerdoti della Diocesi ad individuare all’interno delle comunità persone motivate e con una vocazione al servizio educativo. Perché siano proprio loro a porsi come mediatori, a condurre un discernimento specifico con le persone che hanno queste caratteristiche e manifestano il desiderio di intraprendere il cammino di formazione.