Spaccatura anche in Valmarecchia. San Leo esce dall'unione
Dopo la spaccatura nell’unione della Valconca, dove il comune di Morciano ha deciso di recedere dalla convenzione sui servizi, arriva un’altra frattura, questa volta nell’Unione della Valmarecchia. Il Comune di San Leo, infatti, sta votando il recesso unilaterale da un’unione definita “un malato terminale“. Una decisione definitiva con il comune che si sta organizzando per la gestione in proprio delle funzioni delegate a far data dal 1 gennaio 2021.
“Un gesto estremo – spiega l’amministrazione guidata da sindaco Bindi – verso un Unione mal funzionante e non rispondente ai criteri previsti dalla normativa di riferimento. Sono anni che per svariati motivi i servizi convenzionati funzionano a macchia di leopardo o non funzionano affatto. Non perdiamo ulteriore tempo a discutere sul nulla, andiamo il più velocemente possibile verso uno scioglimento unanime della stessa nei termini previsti dallo Statuto. Liquidiamola azzerando tutto e subito, nel contempo sediamoci al tavolo alla ricerca di una più idonea organizzazione per la nostra valle.
Molto critico sulla decisione il gruppo consiliare SiAmo San Leo. “Il recesso unilaterale del Comune di San Leo dall’Unione di Comuni Valmarecchia è come segare il ramo su cui si sta seduti. Il Sindaco Leonardo Bindi ha deciso di portare avanti ad ogni costo il recesso unilaterale del Comune di San Leo dall’Unione e dai servizi essenziali alle cittadine e ai cittadini che dovranno ora essere ricostruiti da zero. Non sono state valutate le reali conseguenze e gli effetti nefasti che la popolazione di San Leo e l’intera Valmarecchia sarà costretta a subire a causa di questa scelta”.