Ripartenza scuola. Morolli: spostiamo gli armadietti non i bambini
A fronte delle prime sommarie indicazioni del Governo a Rimini sono partite le prime analisi tecniche per verificare l’applicabilità delle norme sulle scuole da parte di un gruppo di tecnici, coordinati da un architetto impiegato in esclusiva per questo tipo di operazioni. Servirà almeno un metro “da bocca a bocca” tra un alunno e l’altro. E’ stato realizzato un layout che evidenzia la mappatura delle classi, con la nuova predisposizione degli spazi e i percorsi guidati da seguire per entrata e uscita. Il concetto è quello di favorire – dove possibile – l’utilizzo delle stesse classi, ovviamente con i necessari accorgimenti e, dove non possibile, rimodulare gli altri spazi scolastici comuni utili (come palestre e biblioteche, ad esempio). Nelle simulazioni si prendono in considerazione i movimenti degli alunni. A spostarsi dovranno essere oggetti e arredamenti (come gli armadietti, ad esempio), e non gli studenti. Il gruppo di lavoro, inoltre, individua anche quali siano gli eventuali accessori e mobili da acquistare per la rimodulazione il miglioramento degli spazi didattici.
“A Rimini stiamo anticipando i tempi perché non possiamo permetterci altri rinvii sulla pelle delle famiglia – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – L’auspicio è che anche a livello nazionale si intervenga con la stessa solerzia e nel rispetto di chi poi dovrà applicare le nuove norme. Ovviamente i risultati saranno diversi da scuola a scuola, in base alla tipologia degli spazi disponibili. Un piano di riorganizzazione con il quale predisponiamo e aggiorniamo anche l’agenda dei fabbisogni dei singoli plessi scolastici per ammodernare, e non solo adattare, le dotazioni delle nostre scuole”.