Indietro
menu
Perplessità anche dei revisori

Rendiconto 2019. Erbetta: dubbi su riaccertamento crediti residui

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 5 giu 2020 16:49
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Nonostante le rassicurazioni arrivate ieri dall’assessore Brasini (vedi notizia), restano perplessità sul rendiconto di gestione 2019 del comune di Rimini. Ad esprimerle è il consigliere di Rinascita Civica Mario Erbetta a seguito di due giorni di commissioni dedicate all’analisi del documento che aveva ricevuto anche rilievi da parte dei Revisori dei Conti. “Le spiegazioni – scrive Erbetta – sono state ampie e complesse da sintetizzare. Ma la cosa evidenziata e sulla quale i revisori sono rimasti con le loro riserve riguarda modalità e tempistiche del riaccertamento dei crediti residui. “In pratica – prosegue il consigliere – nonostante il riaccertamento avvenga ogni anno, in questa annualità si sono riconosciuti e detratti dai crediti esigibili circa 11 milioni tra residui insussistenti e residui inesigibili e di questi 8 milioni coprivano le spese di parte corrente. Dato che buona parte di questi crediti (più di tre milioni) riguardava multe e crediti verso Acer (3/4 milioni), questo evidenzia come fino ad oggi i bilanci siano stati fatti tornare sopravvalutando l’incasso delle sanzioni amministrative, prima come previsione e poi come effettivo recupero, e non sottraendo i crediti verso Acer a tempo debito dato che il bilancio armonizzato e in essere da 2/3 anni. In pratica il Comune si è tenuto in pancia crediti fittizi o inesigibili per coprire la parte corrente che è in sofferenza cronica”. Secondo Erbetta la revisione dei crediti è stata effettuata quest’anno perché “se fosse stata fatta negli anni precedenti avrebbe portato a uno squilibrio di bilancio e al non raggiungimento del pareggio”, inoltre “abbassando la somma dei crediti da incassare cala la necessità di aumentare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità che ad oggi ammonta a 74 milioni” e infine “si crea la possibilità di svincolare somme dal Fondo di Dubbia Esigibilità che saranno carne e sangue per il prossimo bilancio”. Il consigliere evidenzia anche un’altra osservazione dei revisori relativa alla “bassa propensione all’incasso (27%) che è la causa – dice – di un Fondo Crediti di dubbia Esigibilità così alto”. “Sui debiti fuori bilancio – prosegue – il Comune dovrà vincolare almeno 66mila euro dell’avanzo libero oltre a 88 mila euro per debiti verso PMR per accontentare i revisori”. In conclusione, Erbetta evidenzia come i revisori abbiano “esplicitamente detto che il Comune dovrà provvedere ad accogliere tutte le rimanenti osservazioni in un emendamento al bilancio dove loro daranno un eventuale parere favorevole o parzialmente favorevole con deduzioni. In caso contrario rimarrebbe il parere negativo”.