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dibattito aperto

Presidenti di provincia. L'indennità che fa discutere

In foto: la foto con la fascia da presidente che Vitali ha messo nel post
la foto con la fascia da presidente che Vitali ha messo nel post
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 2 giu 2020 09:55 ~ ultimo agg. 10:00
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Tra le motivazioni che, a suo tempo, avevano portato ed eliminare le province c’era anche il taglio di stipendi di presidente e Giunta, tanto che nella nuova “formula” dell’ente chi ricopriva il ruolo la avrebbe fatto a titolo gratuito. Ma oggi non è più così: un cambiamento che ha acceso il dibattito anche nel riminese. A far emergere la questione un post dell’ex presidente della Provincia Stefano Vitali che su facebook esprime indignazione dopo aver scoperto che i presidenti di provincia percepiscono la stessa indennità di prima della riforma, ma con bilanci molto più essenziali e meno funzioni. Pur non essendo un attacco alla persona dal post si è sentito toccato l’attuale presidente di provincia Riziero Santi che, sempre utilizzando il social network, spiega come una recente legge dello Stato, con voto unanime, abbia ripristinato l’indennità. Aggiunge che oggi il presidente è un amministratore unico, che non ci sono assessori e che le decisioni sono prese come “decreto del presidente”. Santi sostiene che ad una legge che monetizza l’impegno ne avrebbe preferito una che riordinasse gli enti pubblici. L’ammontare è equiparato a quella dei sindaci dei capoluoghi “non poco per uno come che ha sempre vissuto con uno stipendio da operaio” ma che non è cumulabile con quella del sindaco, nel suo caso di Gemmano.

Dopo i loro post non sono mancati gli interventi più o meno critici, anche di diversi amministratori del territorio

Il post di Stefano Vitali: Quando hanno tolto le province lo hanno fatto, tra le altre motivazioni, per tagliare gli stipendi del presidente e della giunta. Chi sarebbe arrivato dopo lo avrebbe dovuto fare a titolo gratuito in quanto già sindaco di un comune. Oggi, per caso ho scoperto che i Presidenti della provincia, non so da quando, percepiscono invece la stessa indennità di prima della riforma! Il problema è che gestiscono un bilancio almeno 5 volte inferiore e con molte meno funzioni. Non ho mai fatto post populisti o di pancia. Questa volta però non ne ho potuto fare a meno! Che schifo!

Il post di Riziero SantiNon è vero, come viene detto strumentalmente da alcune parti, che il Presidente della Provincia di Rimini si è dato una indennità. E’ vero invece che una recente Legge dello Stato – approvata all’unanimità – ha ripristinato l’indennità ai Presidenti della Provincia ed ha ritoccato l’indennità dei Sindaci dei piccoli comuni definendole “indennità di dignità”. Io faccio da sette anni il Sindaco di un comune e l’amministratore provinciale, prima come consigliere e vice presidente e da oltre un anno come Presidente, a spese mie personali. Tanto da definirmi orgogliosamente un “volontario delle istituzioni”. Ho sempre sostenuto ogni spesa di tasca mia, come fanno tanti volontari: benzina, trasferte, mensa e anche l’assicurazione degli amministratori, nel mio caso con premio raddoppiato per avere ruoli e responsabilità plurime. A proposito: non tengo responsabilità plurime per ingordigia personale ma per il fatto che il Presidente di provincia deve essere per legge un Sindaco. Ora, dopo che con la bocciatura del Referendum le Province sono rimaste in Costituzione, una Legge nazionale ha stabilito che il Presidente di una Provincia deve percepire un’indennità come tutti gli altri amministratori pubblici: Sindaci, Assessori comunali, gli stessi consiglieri percepiscono un gettone risibile (il Presidente neppure quello prendeva), amministratori regionali e Presidenti di aziende pubbliche. Preciso che oggi il Presidente della Provincia è un “Amministratore unico”, non ha assessori come nel passato, tant’è che le decisioni sono prese tramite “Decreto del Presidente”, come l’ultimo che ho firmato per la rinegoziazione dei mutui dell’Ente per oltre 25 milioni di euro.
Lo dico molto sinceramente, ad una legge che monetizza l’impegno e la responsabilità del Presidente della Provincia avrei preferito, come ho sempre sostenuto, una legge di riforma e riordino dell’intero settore delle amministrazioni pubbliche locali. Si tenga presente però che in tal caso l’esito sarebbe, e sarà, il ripristino delle Province elettive con Presidente, Giunte e Consigli, con un costo notevolmente maggiore. L’indennità del Presidente della Provincia è rapportata, come lo era anche in passato, a quella del Sindaco del Comune Capoluogo. Non poco per uno come me che ha sempre vissuto con uno stipendio da operaio. Anche qui solo un’ultima precisazione: non è cumulabile con l’indennità di Sindaco, la provincia si fa carico della parte eccedente l’indennità da Sindaco, una metà circa ritorna allo Stato attraverso il prelievo fiscale ed un’altra buona parte non sarà usata per fini personali.
Nessun imbarazzo quindi, ma solo cruccio: non potrò dare di più perché in questi anni ho sempre dato tutto il mio massimo.