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Decine di pazienti in ansia

Dentix: cresce la preoccupazione. Associazioni consumatori sugli scudi

In foto: l'ambulatorio di Rimini centro
l'ambulatorio di Rimini centro
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 giu 2020 13:19 ~ ultimo agg. 13:25
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Superlavoro per le associazioni dei consumatori riminesi dopo la notizia del deposito della istanza di fallimento da parte di Dentix Italia srl. A decine si stanno rivolgendo ai legali di Federconsumatori ma anche a quelli della Lega Consumatori che, per voce dell’avvocato Emanuele Magnani, cerca di rassicurare le vittime del potenziale crack. “Se la clinica non adempie o fallisce entro breve – spiega il legale – chiederemo comunque la risoluzione del contratto di finanziamento e la restituzione di quanto corrisposto tramite le finanziarie coinvolte e, se necessario, facendo ricorso all’arbitro bancario e finanziario. Molto importante è anche richiedere immediatamente le cartelle cliniche, per poter verificare le eventuali responsabilità mediche”. Il contratto di finanziamento così come l’art. 125-quinquies del testo unico bancario, collegato alla prestazione odontoiatrica, prevede infatti il diritto alla risoluzione del contratto medesimo se il fornitore (la clinica dentistica) non adempie alle proprie obbligazioni, con l’effetto di ottenere la restituzione di quanto corrisposto, se ed in quanto trattasi di inadempimento grave. Primo passo ora è bloccare le rate maturande e ottenere poi la restituzione di quanto già versato.
Dentix aveva dichiarato nei giorni scorsi di essere al lavoro per riaprire ma, spiega l’Associazione dei consumatori Presidium Bologna, pare che la società abbia già presentato istanza di fallimento.
In questo momento di forte crisi economica a seguito della crisi sanitaria che stiamo vivendo – dichiara l’Avv. Giampiero Falzone, Coordinatore della Consulta Legale dell’Associazione Presidium Consumatoriquesto ennesimo caso, non diverso da altri accaduti nel passato, mette, oggi più che mai in seria difficoltà il bilancio familiare. Abbiamo già ricevuto diversi pazienti con finanziamenti di oltre 10.000 euro e per questo ci siamo subiti attivati, essendoci tutti i presupposti per sospendere le rate di finanziamento accese presso le finanziarie. Nella malaugurata ipotesi in cui la società dovesse fallire anche in Italia, siamo già pronti ad ogni azione anche in sede fallimentare a tutela dei pazienti“.
Sulla vicenda si è attivato anche il Codacons.