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centro culturale il portico del vasaio

Come un pic-nic sul tetto. Ciclo d'incontri on-line sulle domande che ci ha lasciato la pandemia

In foto: come un pic nic sul tetto
come un pic nic sul tetto
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 18 giu 2020 11:03 ~ ultimo agg. 11:03
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Parte domani venerdì 19 giugno il ciclo online “Come un pic nic sul tetto. La sorpresa dell’umano” Una riflessione sulle domande lasciateci dalla pandemia del centro culturale Portico del Vasaio di Rimini. Un ciclo di eventi online. Non per affollare il web di contenuti o per riempire il vuoto lasciato dalla pandemia.La sorpresa dell’umano è quanto accade laddove la consuetudine, la comfort zone, la bolla si spezzano.

Venerdì 19 giugno, sui canali Facebook e YouTube del centro culturale Portico del Vasaio di Rimini, il ciclo di incontri Come un pic nic sul tetto. La sorpresa dell’umano“.
Un picnic sul tetto, una suggestione di Chesterton ne “Le avventure di un uomo vivo”, è la scoperta, attraverso musica, letteratura, poesia e dialoghi con persone ‘vive’ che la realtà sorprende anche quando ha il volto duro e devastante, sicuramente inconsueto, di un terribile virus.

A tema del primo appuntamento, venerdì 19 giugno ore 19, “La realtà e la bolla”. Oltre alle suggestioni letterarie di Luigi Pirandello, G.K. Chesterton (letto dall’attore Giampiero Bartolini)e David Foster Wallace, ci saranno i dialoghi con alcune persone. Con il giornalista Mattia Ferraresi, autore di un provocante saggio sulla solitudine nel mondo contemporaneo, con Giorgio Matassoni, uno dei protagonisti dell’esperienza riminese di Team Bòta (azioni di solidarietà durante il lockdown), e con Paolo Valentini, direttore didattico delle scuole Karis.
L’incontro prende lo spunto da una affermazione contenuta nell’e-book di Juliàn Carròn “Il risveglio dell’umano una riflessione su ciò che la pandemia ha provocato nella vita delle persone:

“La situazione che stiamo vivendo ci ha resi consapevoli che in questi anni abbiamo, per certi versi, vissuto come in una bolla, che ci faceva sentire sufficientemente al riparo dai colpi della vita”.
Nei giorni del lockdown c’è stata grande abbondanza di iniziative online, quasi una corsa sfrenata a riempire il vuoto che la forzata clausura aveva evidenziato. Scoppiata la bolla, scoperte le nostre fragilità, è come se si fosse tentato di correre ai ripari per proteggersi dall’impatto duro della vita.
Questo ciclo giunge ora e consente di porsi domande che forse due mesi fa non erano così mature. Non tanto se questa circostanza ci ha cambiato (lo vedremo) ma appunto quali domande ha suscitato in noi che è bene lasciare aperte, lasciare che ci accompagnino nei prossimi mesi.
Prossimo appunatmento venerdì 3 luglio, stessa ora con lo scrittore Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani, e la giornalista Marina Corradi.