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apertura 8 giugno

Centri estivi. Bonus rette fino a 336 € a figlio. Ai comuni riminesi quasi 500 mila €

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 giu 2020 16:22 ~ ultimo agg. 21:30
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Centri estivi verso la riapertura, la Regione conferma per il terzo anno consecutivo il bonus alle famiglie per rette più leggere: fino a 336 euro a figlio. Stanziati 6 milioni di euro per i Comuni capofila dei distretti: a Rimini meno di 500 mila euro.

La data possibile di riapertura dei Centri estivi è l’8 giugno. Intanto la Regione Emilia-Romagna ha confermato per il terzo anno consecutivo il bonus economico alle famiglie per sostenere i costi delle rette di frequenza. Per il 2020, è fino a 84 euro a settimana, per un massimo di quattro settimane di frequenza, fino all’importo massimo di 336 euro per figlio.
Il bonus va alle famiglie, anche affidatarie, con figli nati dal 2007 al 2017 (dai 3 ai 13 anni) che usufruiscono dei Centri estivi aderenti al progetto. Altro requisito per ottenere il contributo è il limite di reddito Isee annuo entro i 28 mila euro. Possono richiederlo anche le famiglie nelle quali anche un solo genitore sia in cassa integrazione, mobilità, impegnato in compiti di cura oppure disoccupato purché partecipi alle misure di politica attiva del lavoro definite dal Patto di servizio.
La Giunta regionale ha confermato lo stanziamento di 6 milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo, per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia: le risorse affidate ai Comuni della Provincia di Rimini ammontano a 456.797 euro.
Un provvedimento che lo scorso anno ha consentito ad oltre 20mila ragazzi di partecipare alle attività organizzate al termine della scuola e, alle famiglie, di affrontare con più serenità il costo delle rette.
I gestori dei Centri estivi dovranno garantire l’accoglienza di tutti i bambini richiedenti, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e dei bambini disabili certificati, in accordo con il Comune di residenza.
Spettano al Comune l’istruttoria, il controllo dei requisiti e la compilazione della graduatoria delle famiglie beneficiare.

Ripartizione delle risorse sul territorio

A livello territoriale, i 6 milioni ripartiti tra i Comuni capofila dei Distretti, in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dall’1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2017), prevedono: per Bologna 1.234.895 euro; Modena 1.000.316 euro; Reggio Emilia 798 mila euro; Parma 605.470 euro; Forlì-Cesena 356 mila euro; Ravenna 508 mila euro; Rimini 456.797 euro; Ferrara 394.604 euro; Piacenza 367mila euro.

I dati del secondo anno di realizzazione del progetto

Nel 2019, secondo anno di realizzazione del progetto, hanno aderito tutti i 38 Distretti della regione e nella seconda annualità i Centri che hanno partecipato al progetto di conciliazione sono aumentati rispetto al 2018: complessivamente 1.292, 125 in più. I bambini e ragazzi che hanno beneficiato dei contributi regionali sono stati oltre 20.300 (13.040 del 2018).