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Confronto impietoso

Cassa Integrazione. In 4 mesi superati i livelli di tutto il 2009 (anno della crisi)

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 18 giu 2020 15:21
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Nei primi 4 mesi del 2020 le ore autorizzate di cassa integrazione in provincia di Rimini sono state 4,58 milioni. Più di tutte quelle registrate nel corso del 2009 (3,23 milioni di ore), l’anno in cui si palesarono gli effetti della crisi economica del 2008. Lo rileva la Camera di Commercio specificando che nel primo quadrimestre dell’anno per quasi il 96% si è trattato di cassa ordinaria, derivante dalle disposizioni per il covid-19. Le ore di cig in deroga sono state invece 127.700. Una situazione dettata dal lockdown economico che ha portato alla chiusura di quasi il 70% delle imprese (per il 60,6% degli addetti). I settori maggiormente coinvolti sono stati il manifatturiero (che assorbe il 71,4% delle ore totali autorizzate), le costruzioni (16,5%) e il comparto dei trasporti (6,4%). All’interno del manifatturiero, i comparti maggiormente interessati dalla CIG sono stati quello dei macchinari (30,2% del totale manifatturiero), l’abbigliamento (11,1%) e la fabbricazione dei metalli (10,3%).

“I dati delle ore di cassa integrazione utilizzate nei primi quattro mesi dell’anno sono preoccupanti, ma non sorprendenti – commenta Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna. Purtroppo, tutti i cittadini italiani hanno dovuto fare i conti con la pandemia da Covid-19, ma, per le imprese, ci sono stati anche gli effetti particolarmente negativi del lockdown. Certamente la progressiva ripresa di tutte le attività economiche farà diminuire la richiesta di accesso alla cassa integrazione, ma le conseguenze di questa emergenza economica, purtroppo, si faranno sentire anche a lunga scadenza. Per questo, le Istituzioni devono impegnarsi al massimo, sia per sostenere le imprese in una situazione gravissima e inedita, sia per assicurare ai lavoratori di usufruire degli ammortizzatori economici necessari a garantire una vita dignitosa. Desidero, poi, ringraziare i tanti imprenditori che sono stati in grado di anticipare ai propri dipendenti l’erogazione degli ammortizzatori sociali, in un momento oggettivamente difficile per tutti.