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Risoluzione Pd sulla scuola: attività sportive, ricreative, educative in sicurezza

Marilena Pillati, prima firmataria della risoluzione Pd

Individuare al più presto, assieme agli Enti locali, le modalità per organizzare nei territori attività ricreative, sportive ed educative in condizioni di sicurezza rivolte a bambini e ragazzi con forte attenzione alla disabilità“. Questo è uno degli impegni chiesti alla giunta Regionale da 14 consiglieri del Partito democratico con una risoluzione a prima firma Marilena Pillati. “La riapertura progressiva delle attività economiche– scrivono i democratici nell’atto d’indirizzo- deve necessariamente essere accompagnata da una riflessione su come declinare il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Dopo quasi due mesi di chiusura dei servizi educativi e delle scuole, molti dei genitori che non hanno potuto avvalersi dello smartworking hanno ormai esaurito ferie, congedi parentali, permessi retribuiti e guardano alla possibilità della ripresa del lavoro nelle prossime settimane con grande apprensione e preoccupazione, perché sembra ormai certo che i servizi educativi e le scuole di ogni ordine e grado non possano aprire prima di settembre“.

Per questo i consiglieri chiedono alla Giunta anche di “continuare la riflessione sul sistema 0-6 anni, partendo dalle esperienze e dalle competenze dei territori. Una riflessione– continuano- oggi più che mai necessaria alla luce delle criticità che l’emergenza ha evidenziato e che contribuisca a dare centralità ai nidi e alle scuole d’infanzia nella discussione che il Miur sta avviando sulle modalità con cui la scuola potrà riprendere il suo cammino in condizioni di sicurezza. La riapertura dei nidi e delle scuole d’infanzia presuppone uno sforzo di innovazione per individuare modalità con cui conciliare le due contrapposte esigenze, quella della salute dei bambini e del personale e quella educativa e di relazione tipica e necessaria dell’infanzia, che difficilmente può basarsi su distanziamento fisico, dispositivi di protezione o didattica a distanza“.

Tra i firmatari anche la riminese Nadia Rossi.