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progetto da 36 alloggi

Edilizia sociale nell'area di via Bassi, finanziamenti per il progetto di Rimini

In foto: l'area dall'alto
l'area dall'alto
di Redazione   
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ven 15 mag 2020 12:54 ~ ultimo agg. 18:03
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Con il punteggio complessivo di 65.417, la Regione Emilia Romagna ha inserito al secondo posto della graduatoria finale il progetto di edilizia sociale del Comune di Rimini riguardante la riqualificazione dell’area ex Dama/Nuova Questura, erogando il contributo richiesto di 5,5 milioni di euro.

Nei mesi scorsi il Comune di Rimini aveva aderito alla raccolta delle diverse manifestazioni di interesse territoriali, disposta dalla Regione Emilia Romagna con la delibera 2322 del novembre 2019, con il suo ‘Programma integrato di Edilizia residenziale Sociale (Piers)’, riguardante l’area con una superficie utile di 2.265 metri quadrati, da acquisire tramite esproprio o accordo bonario, sulla quale sussisteva dal 1999 il Piano Attuativo relativo al programma ‘Nuova Questura di Rimini’, in seguito revocato a causa delle gravi inadempienze del proprietario esecutore di un immobile che mai è stato utilizzato in questi anni come sede della Polizia di Stato.

Nella proposta presentata dal Comune di Rimini, e premiata dalla Regione, si indica la necessità di riqualificare il quadrante originale ex Dama/Nuova Questura, impiegando le aree del piano attuativo già revocato, racchiuso tra le vie Giovanni Pascoli – Ugo Bassi – IX Febbraio 1849 e Flaminia, a potenziale superficie per edilizia sociale per un totale di 36 alloggi attraverso una spesa di 6,6 milioni di euro. Il 20 per cento della spesa (1,1 milioni di euro) è finanziato da Comune di Rimini e Acer, e il resto (5,5 milioni di euro) dalle risorse del bando della Regione Emilia Romagna.

“Vogliamo ringraziare la Regione – commenta l’amministrazione comunale di Rimini, e in particolare il Presidente Bonaccini e il vice presidente Elly Schlein per avere preso in considerazione come merita un programma di riqualificazione che mette al centro l’edilizia popolare nell’ambito di una idea più larga di rigenerazione urbana, la cui declinazione, nelle fasi operative, si gioverà di un ampio confronto con le forze politiche e con la comunità residente”.