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il racconto del dottor Nardi

Due giorni che hanno fatto la differenza in Rianimazione

In foto: il dottor Nardi durante l'incontro con il Rotary
il dottor Nardi durante l'incontro con il Rotary
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 1 mag 2020 20:53 ~ ultimo agg. 2 mag 19:51
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Intuizione, grande competenza e quei due giorni che hanno fatto la differenza. Giuseppe Nardi, il Primario del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale “Infermi” di Rimini e punto di riferimento della riorganizzazione dell’intero nosocomio riminese in tempi di Coronavirus ha fatto un incontro in video conferenza con i membri del Rotary Club di Rimini.

E’ anche per merito suo che l’Ospedale di Rimini è riuscito a fare fronte al devastante ingresso nel riminese del Covid-19 e impedito che le terapie intensive collassassero.

Grazie, infatti, alle intuizioni ed alle doti organizzative di Nardi, approfittando di quei due giorni di ritardo dell’ondata del Virus in viaggio tra la Lombardia e la Romagna, l’Infermi è stato completamente sventrato e riorganizzato attorno al reparto di Rianimazione. Sono state innalzate barricate contro il virus, trasformando ogni sala operatoria disponibile in terapia intensiva, richiamando da ogni presidio ospedaliero minore del circondario ogni macchinario utile per la terapia dei pazienti colpiti da Covid-19.

Anche il Rotary Club di Rimini, insieme ad altri Rotary Club della zona (Rimini Riviera, Riccione Cattolica, Novafeltria), ha fatto la sua parte donando all’ospedale riminese due ecografi portatili risultati utili per la diagnosi precoce degli effetti del contagio da Covid-19.

Ieri sera Nardi ha accettatol’invito del Rotary Club Rimini a partecipare all’incontro tenutosi in video conferenza rispondendo con passione e franchezza alle domande dei soci del Club.

Dalle domande di Maurizio Grossi, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Rimini, e di tanti altri partecipanti al meeting, è emersa la reale gravità della situazione causata da una malattia mai vista prima. Una malattia “bruttissima” che in molti casi determina la necessità di permanenza dei pazienti in terapia intensiva per un lasso temporale lunghissimo, senza peraltro la certezza di un esito finale favorevole.

Al termine della serata, prima di ritornare nuovamente tra i suoi pazienti, il primario ha lanciato un accorato appello di grande attenzione in vista della “fase 2”.

Nardi ha anche scritto il libro “Tu porterai il tuo cuore” che raccoglie brevi frasi e pensieri dei pazienti e del personale dell’ospedale impegnato nella quotidiana lotta contro il covid-19. Tutto il ricavato della vendita, alcune delle copie acquistate anche dal Rotary, andaranno a sostenere la sanità riminese.

L’intervista realizzata dal Comune di Rimini: