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Sono sette, diventeranno 13

Da mercoledì a Rimini riaprono le Case dell'Acqua

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 4 mag 2020 11:44
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Mercoledì tornano in funzione le sette “sorgenti d’acqua” urbane (le case dell’acqua) del comune di Rimini. Il ripristino avverrà al termine delle operazioni di manutenzione e igienizzazione da parte dei tecnici di Adriatica Acque. L’accesso e l’utilizzo, ricorda il comune, dovranno rispettare le disposizioni necessarie alla tutela della salute pubblica e in particolare il mantenimento delle distanze di sicurezza (2 metri), il divieto di assembramenti, l’utilizzo dell’intera casa per una persona alla volta con guanti e dispositivi di protezione individuale, oltre al massimo rispetto dell’igiene nel loro impiego.
Sono sette le strutture di erogazione dell’acqua pubblica collocate in Parco Cervi, via Lagomaggio, via Montescudo/Via Bidente, via Baroni a Viserba, Parco Rodari a Santa Giustina, via Parigi a Miramare e in via Euterpe. E’ proprio quest’ultima quella che risultava prima dello sospensione di marzo la più utilizzata con un totale di oltre tre milioni di litri erogati all’anno con media di circa 1500 litri erogati al giorno.

L’amministrazione ha chiesto a Romagna Acque l’installazione di altre sei “case dell’acqua” visto anche il loro contributo all’ambiente. Nel solo 2018 hanno permesso infatti di risparmiare 1.702.503 bottiglie di plastica che corrispondono a 68.103 kg di PET in meno da smaltire, 156.637 kg di CO2 per la produzione di PET non emessi in ambiente, 27.241 litri di carburante per il trasporto PET risparmiato, 2.128 cassonetti in meno da svuotare ed un risparmio per l’acquisto di acqua minerale per i cittadini di euro 478.983 euro se parametrato al costo medio acqua minerale in commercio.

L’acqua fresca è completamente gratuita, mentre l’acqua gassata ha un costo di 5 centesimi al litro che può essere pagato direttamente con le monete, oppure tramite una tessera ricaricabile da richiedere al numero verde gratuito di Adriatica Acque 800323800.

Gli impianti funzionano come un distributore automatico. L’acqua che esce dalle Sorgenti Urbane proviene direttamente dalla rete acquedottistica locale con applicato un filtro meccanico, ma senza microfiltrazione o addolcitori. Una differenza rispetto all’acqua del rubinetto di casa è rappresentata dalla temperatura (l’acqua viene resa più fresca grazie al sistema di refrigerazione applicato in loco) e dalle eventuali bollicine per renderla frizzante.