Indietro
menu
Danno per famiglie bisognose

Buoni spesa. Riccione Civica: maglie troppo larghe, amministrazione superficiale

In foto: Andrea Delbianco
Andrea Delbianco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 mag 2020 13:22 ~ ultimo agg. 13:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Troppo larghe le maglie definite dal comune di Riccione per concedere i buoni spesa. A sollevare perplessità è il gruppo di minoranza Riccione Civica secondo cui “il rischio tangibile è che ci possano essere stati alcuni destinatari dei buoni spesa che non ne avessero realmente bisogno. Un danno di conseguenza per molte famiglie che davvero si sono trovate in crisi”. “Abbiamo chiesto lumi direttamente in consiglio comunale – si legge in una nota – e ci è stato risposto che il motivo di un avviso pubblico così scarno (e quindi a nostro parere troppo facilmente accessibile) è stato dettato dalla volontà di essere veloci”.
I dati a consuntivo in nostro possesso – prosegue Riccione Civica – sono chiari e dimostrano che a Riccione ci sono famiglie che hanno avuto accesso a questi buoni spesa anche se non effettivamente in necessità economica. Sappiamo con certezza che ci sono state famiglie destinatarie che non ne avevano bisogno, e che hanno potuto ottenere i buoni spesa grazie ad un avviso pubblico costruito male ed in modo approssimativo”.
Ad esempio “nessuna domanda veniva posta al richiedente circa la sua situazione economica e patrimoniale” e non c’era alcun “richiamo alla situazione reddituale dell’anno appena passato”. Riccione Civica spiega di aver chiesto in consiglio comunale, in seguito all’ordine del giorno votato all’unanimità che riguardava un impegno formale dell’amministrazione a reperire ulteriori risorse, che “venissero condivise almeno questa volta le linee guida per la destinazione dei fondi. Fondi che vogliamo ricordare sono anche il frutto di generose donazioni dei cittadini riccionesi e che si sono aggiunti a quelli stanziati dalla protezione civile”.
E poi l’affondo: “questa amministrazione si dimostra ancora una volta superficiale e poco attenta a chi davvero ha bisogno di aiuto”.
Riccione Civica avanza dubbi anche sulla possibilità che dai controlli possano emergere situazioni dubbie. “Quali controlli potranno scovare i falsi bisognosi se le uniche domande alle quali si chiedeva di rispondere erano: hai un saldo di cc inferiore a 10.000? o Hai subito un calo di reddito a causa del lockdown?
Chi in banca aveva 9.000 euro e magari investiti ne aveva molto di più sarebbe stato già congruo per i buoni spesa” conclude la nota.