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Le voci dell'opposizione

Antenna a Viserba. Renzi e Erbetta: "ora amministrazione ascolti i cittadini"

In foto: l'antenna non montata a Viserba
l'antenna non montata a Viserba
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 13 mag 2020 17:50 ~ ultimo agg. 14 mag 08:45
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Questa mattina alla protesta in strada contro l’installazione di via Baroni a Viserba c’erano anche i consiglieri comunali Gioenzo Renzi e Mario Erbetta che, insieme a Nicola Marcello, avevano già portato la vicenda in Consiglio Comunale. Che parlano di responsabilità dell’Amministrazione, per quanto si tratti di un rapporto tra privati.

Scrive Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia: “l’Amministrazione Comunale, dopo tanta superficialità, ascolti le ragioni fondate dei cittadini”. “Ricordo l’interrogazione del sottoscritto al Sindaco, nell’ultimo Consiglio Comunale del 30 Aprile scorso, appena erano partiti i lavori delle fondazioni e della base di cemento armato, su cui doveva essere installato l’antenna alta 30 metri: per conoscere la ragione dei pareri favorevoli espressi da ARPA e dal SUAP, chiedendo di valutare le osservazioni dei cittadini e sospendere l’installazione in corso. Sono trascorsi ormai 15 giorni e non ho avuto ancora risposta dall’Amministrazione Comunale, nonostante la mia interrogazione fosse di estrema urgenza con risposta scritta entro 5 giorni, come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.
Comunque, senza dubbio, la collocazione della nuova antenna doveva avvenire in una posizione lontana dalle abitazioni esistenti, come prevedono gli art. 16 (minimizzazione dell’impatto visivo) e l’art. 17 (minimizzazione dell’esposizione) del ”Regolamento Comunale per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile e la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici”. Invece, l’installazione della nuova antenna, alta 30 metri, è stata autorizzata, dall’Ufficio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune di Rimini, su un terreno privato, ubicata:
– a circa 10 metri dalle finestre e dai balconi di una palazzina con 16 app.ti e 40 residenti;
– nel mezzo di un centro residenziale, in un raggio di 70 metri le onde elettromagneti interessano 60 palazzine e circa 300 persone;
– in un raggio di 500 metri, sono comprese 100 palazzine e 500 residenti;
– con attorno all’antenna i parchi giochi per i bambini. Inoltre, la nuova antenna si troverebbe a 200 metri da un asilo nido, da una scuola materna e a 100 metri da un Centro Anziani”.

Aggiunge Renzi: “va considerata l’attuale esistenza di un’altra antenna per la telefonia mobile, alta 25 metri, nell’ambito di circa 200 metri, in via Pasi, le cui onde elettromagnetiche sommate a quella autorizzata in via Baroni supererebbero il limite di 6v/m in due edifici di via Beltramini”.

Per Mario Erbetta di Rinascita Civica: “Si poteva aspettare a montare l’antenna, il Comune doveva fermare l’installazione in attesa di fornire i documenti e di aprire un tavolo con la compagnia telefonica e il comitato promotore della raccolta firme. Il buon senso non e’ di questa Giunta e di questo Sindaco. Invito i Cittadini di Viserba a tutelare i loro diritti facendo un veloce ricorso al Tar con sospensiva e a denunciare l’accaduto alla Procura della Repubblica per verificare eventuali reati se esistenti”.

Per poi aggiungere su Facebook: “bloccata e rimandata a casa l’antenna telefonica dai Viserbesi. La guerra e’ ancora lunga ma la prima battaglia e’ stata vinta. Comune se ci sei batti un colpo e blocca definitivamente l’installazione dato che ne stanno facendo un’altra vicina al cimitero”.

Su Facebook si esprime anche Matteo Zoccarato della Lega: “Questi avranno sicuramente rispettato i regolamenti comunali (evidentemente da rivedere), avranno di certo superato i controlli ARPAE, hanno sottoscritto un contratto d’affitto con un privato. Ma l’amministrazione comunale, quando ha ricevuto le varie richieste di autorizzazione (E quando dunque sarebbe stato più semplice intervenire), non poteva attivarsi con tutte le parti in causa per trovare delle soluzioni più consone e meno invasive? Perché, non essendo la mia materia, non mi esprimo sulle eventuali ripercussioni in termini di salute.
Ma i danni economico/patrimoniali di tutti i proprietari immobiliari della zona, causati da questo bell’antennone in pieno centro abitato, saranno devastanti”.