Sono accusati di aver pestato a sangue due diverse compagnie di turisti lomabardi senza un preciso motivo, forse per gioco o spinti dalla noia. Un riminese di 20 anni, un napoletano di 21 e un cesenate di 22, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali e rapina. All’appello manca il quarto componente della banda, un 21enne moldavo.
I fatti risalgono alla notte tra il 15 e 16 agosto. Teatro delle selvagge aggressioni Bellaria Igea Marina. Grazie all’indagine dei carabinieri della locale Stazione, diretta dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, si è riusciti a risalire all’identità del quartetto. Che prima ha partecipato insieme ad altri 5-6 ragazzi all’aggressione di quattro turisti in via Torre, intorno alle 3 di notte, e poi in via Mare Adriatico ha riempito di calci e pugni due fratelli di Como e un loro amico che se ne stavano seduti su una panchina a mangiare un panino dopo una serata trascorsa in un locale di Bellaria.
Sia nella prima circostanza, quando se la presero con quattro giovani turisti fermi all’interno di un’auto, che nella seconda, la violenza dei quattro è apparsa del tutto immotivata. Non a caso nell’ordinanza di custodia cautelare il gip li definisce “personaggi particolarmente pericolosi”.
Ai fratelli di Como, inoltre, fu sfilato e svuotato anche il portafoglio, che comunque conteneva una piccola somma. Da qui l’accusa di rapina. Entrambi dovettero ricorrere alle cure dei medici. Per il maggiore dei fratelli la prognosi fu di 25 giorni, per il minore di 8. Nell’aggressione rimase ferita anche la madre, intervenuta per cercare di difendere i suoi ragazzi.