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Scuola

Trasmettere ai bambini fiducia e speranza. Intervista a Sara Savoretti

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 2 apr 2020 17:38 ~ ultimo agg. 3 apr 12:06
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Sara Savoretti coordina l’Area infanzia della cooperativa sociale Il Millepiedi, un’area che comprende 6 scuole dell’infanzia, 1 scuola primaria sperimentale, 2 nidi d’infanzia a gestione diretta e diversi nidi d’infanzia in appalto a Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Torriana e Rimini.

La scuola è un dei primi ambiti che ha dovuto riorganizzarsi e adattarsi alla nuova situazione che l’emergenza sanitaria in atto ha comportato, già dallo scorso febbraio.

Come stare vicini ai più piccoli in questo momento?

In questo momento più che mai cerchiamo di non dimenticare i bisogni dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie. Ci interroghiamo quasi quotidianamente su quali possono essere le misure migliori di sostegno da fornire, cerchiamo di mostrare vicinanza supportando concretamente ed accogliendo anche i timori dei genitori e le loro perplessità.

Per quanto riguarda i bambini speriamo che possano vivere il più possibile una vita serena all’interno del contesto domestico nonostante il momento di “reclusione” forzata a cui tutti siamo costretti, cercando di tenere lontane le abitudini scorrette come le alterazioni del ritmo sonno/veglia, scorrette abitudini alimentari e abuso di tecnologie.

Concretamente puoi raccontarci alcune delle attività che state realizzando?

Per i bambini della Scuola Primaria si organizzano quotidianamente le video lezioni, inoltre è stato creato un gruppo Facebook privato per le famiglie in cui inviare materiali e aggiornamenti. Proponiamo laboratori didattici giornalieri che i più piccoli possono replicare con gli adulti di riferimento stimolando creatività e fantasia con molteplici idee: lavagne di schiuma da barba, ricette segrete per preparare la sabbia cinetica con farina e altri ingredienti, realizzare un album con i “tesori ritrovati”, ricette golose direttamente da una delle nostre cuoche.

Si sono attivate anche le insegnanti di inglese con canzoncine in lingua, abbiamo proposto libri e albi illustrati. Una delle nostre insegnanti di musica ha scritto una canzone per spiegare la diffusione del virus ai bambini e un’altra per invitare anche i più piccini a lavare spesso le mani.

Stiamo raccogliendo una documentazione, chiedendo alle famiglie di inviarci foto dei prodotti realizzati, così da trasformare la consueta documentazione scuola-famiglia che prepariamo di consueto ogni anno in questo periodo. Non sappiamo ancora cosa ne faremo, ma ci verrà sicuro in mente un modo per poterla utilizzare, magari raccontando questi giorni attraverso gli occhi dei bambini.

Come immaginate il futuro?

Nessuna delle insegnanti che ho il privilegio di coordinare si è fermata, si sono tutte rimboccate le maniche sin dal principio.

La chiusura delle scuole è arrivata per noi in modo inaspettato ed improvviso, non eravamo preparati e non sapevamo quanto sarebbe durata. Da subito tutte le insegnanti si sono riorganizzate, anche in collaborazione con le famiglie. Ai bambini è stato tolto davvero tanto in questo momento per questo abbiamo sentito la responsabilità di stare loro accanto con uno spirito vicino al loro animo, trasmettendo fiducia e speranza.

Sinceramente abbiamo paura per il futuro, le nostre sono scuole private e c’è il rischio che avremo un calo di iscrizioni ma so che sapremo rialzarci, con nuove proposte ed iniziative di grande valore pedagogico. Anche in questa situazione di precarietà cerchiamo comunque di dare il nostro meglio e di reagire in modo positivo perché i bambini e le bambine si meritano di avere attorno a loro adulti che sappiano infondere speranza e fiducia nel futuro.